Da hostess a produttrice: la storia di Oriola Claudia Hirt e del mondo in cui alleva le sue lumache


Oriola ti accoglie con il suo gran sorriso e la serenità di chi, a un certo punto, ha deciso di cambiare. Completamente. Svizzera d’origine, prima della sua azienda (L’Escargot, nel comune di Aulla), faceva la hostess: “Lavoravo per la Swiss International Lines Air, proprio un altro lavoro, eh? Quando ero incinta del primo figlio, non potendo lavorare, ho iniziato a pensare a possibili alternative. Abitavamo a Genova, sapevo di amare la natura e gli animali in genere, ho iniziato a chiedere, guardare… Avevo l’idea di un agriturismo, ma soprattutto la voglia di fare qualcosa di particolare. Ho ragionato su tante cose”. Poi, l’amore: Oriola ha avuto la possibilità di visitare un allevamento di chiocciole e, così, deciso di approfondire. È stata all’Istituto Internazionale di Elicicoltura di Cherasco, secondo colpo di fulmine. Serviva però il tempo di fare, di dar forma alle cose. Oriola ha atteso il momento giusto sino a ritirare fuori il sogno: un bando regionale poteva essere l’occasione. Era il marzo del 2012, era tempo di realizzare.

Oriola è partita da subito con la sua azienda a pian di Bibola, nel verde, con il suo allevamento di lumache. Pochi mesi dopo un’esondazione: “Ho dovuto ricominciare da zero, per diversi giorni non sono riuscita ad andare, nemmeno a vedere, è stato scioccante. Avevo avviato l’allevamento, erano nate le prime lumachine. Poi, grazie alla solidarietà di molte persone, grazie a famigliari e amici, sono riuscita a rialzarmi e a ripartire. Ho ridistribuito le aree spostandole dai terreni a rischio esondazione. Oggi allevo anche pecore (ventisei) e ho poi le api, 12 famiglie. Produciamo miele”. E quando diciamo pecore non intendiamo pecore qualsiasi ma pecore d’Ouessant, pecore rare, nane. Da tenere se si vuole come ‘tosaerba ecologici’, animali da compagnia sicuramente. Oriola così le tiene. Vi recupera solo la lana, quando le tosa, una volta l’anno: ci fa cappellini, che vende in tempo autunnale. Il miele che produce? Di acacia, castagno ed edera, millefiori alle volte. Il business core, comunque, è quello delle lumache: “Siamo contenti, sta andando bene, abbiamo clienti sia nella nostra provincia – di Massa-Carrara – che nelle province vicine, in Versilia e Liguria in particolare”. In quei luoghi c’è ancora una tradizione forte. Le lumache sono della specie Helix Aspersa Muller, Oriola ci spiega che ogni specie ha chiaramente le proprie caratteristiche: quelle scelte da lei sono quelle che meglio s’adattano. Hanno buona carne. Vengono richieste perlopiù dal mondo della gastronomia e della ristorazione. Dalle stesse, in più, Oriola oggi produce cosmetici: sì, i classici, gettonati, con bava di lumache. E tutto questo da sola, “Prima o poi dovrò decidermi ad assumere qualcuno”, ci dice, sorride. Al suo fianco il marito Andrea, i figli Matteo e Melissa. Lei sua social media manager. “Mi sembra brava, le piace”.

Da hostess a produttrice: la storia di Oriola Claudia Hirt e del mondo in cui alleva le sue lumache - Elicicoltura, Lumache

Leggi anche: