29 Marzo 2024, venerdì
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Scuola, i sindacati intervengono uniti e illustrano le ipotesi di tagli per le scuole proposto dall'Ufficio Scolastico Territoriale

“Come ampiamente prevedibile, dopo la conferma da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale del taglio di 34 docenti su Massa Carrara, l’informativa sindacale di questa mattina è stata l’annuncio di tagli drastici e inaccettabili per questa provincia”. A dichiararlo in una nota congiunta sono le segreterie territoriali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Fgu Gilda.
“L’ Ufficio Scolastico Territoriale – spiegano i sindacati – ci ha prospettato una serie di interventi possibili, ma nonostante la ricerca comune di criteri obiettivi non siamo stati in grado di chiudere l’incontro, a causa della insostenibilità evidente della gran parte delle scelte in campo.
Abbiamo quindi chiesto e ottenuto un secondo momento di confronto prima della chiusura degli organici, nella speranza che le robuste e diffuse proteste di queste settimane da parte di tutto il nostro territorio, sindacati, scuole, famiglie, istituzioni locali e parlamentari, trovino il dovuto ascolto al Ministero dell’Istruzione e all’USR Toscana.
Per rispettare l’indicazione ricevuta sulla riduzione degli organici, i tecnici dell’UST sono stati costretti a sottoporre a dirigenti scolastici e sindacati queste ipotesi:
soppressione di 9 sezioni di scuola di infanzia (Cervaiolo, Andersen, Giampaoli, Cervara, Garibaldi, Podenzana Montedivalli, Soliera e Villafranca);
– trasformazione nella scuola primaria di 5 posti di inglese e di 3 posti di potenziamento in posti comuni e rinuncia a tre classi prime (Castagnetola, Piazza e Fosdinovo);
mancata attivazione di 8 classi prime nella secondaria di primo grado (al Moratti, all’Alighieri, al Baracchini, al Ferrari di Pontremoli, al Ferrari di Massa, alla Buonarroti e alla Staffetti) e rigetto di tutte le richieste di implementazione degli indirizzi musicali;
– forte penalizzazione alle medie superiori delle richieste avanzate dal Palma e dal Barsanti.

Tutte queste ipotesi di scontrano palesemente con dati di fatto non contestabili:

La scuola di infanzia andrebbe incontro alla costituzione di sezioni ingestibili in tempi normali, figuriamoci in tempi di Covid, ciascuna composta in media da più di 20 bambini, su tutto il territorio provinciale;

La scuola primaria subirebbe un radicale depauperamento delle risorse faticosamente raggranellate in questi anni per irrobustire e qualificare l’offerta didattica;

La scuola secondaria di primo grado, in più di una classe su due, ospiterebbe più di 20 alunni, senza soffermarsi sul fatto che gli sforzi di progettazione compiuti dalle scuole con indirizzo musicale non avrebbero alcuna possibilità di essere presi in considerazione;

Nella scuola secondaria di secondo grado il liceo musicale, che è riuscito a crescere qualitativamente e quantitativamente in questi anni malgrado tutti i problemi di edilizia scolastica che ha avuto, si vedrebbe autorizzata una sola classe prima a fronte di 42 iscritti, mentre l’Istituto Barsanti sarebbe costretto a lasciare senza risposta le aspettative professionali di una parte della sua utenza.

Noi denunciamo ancora una volta con forza che la Ministra Azzolina, che in questi giorni ripete ossessivamente che sta lavorando per riaprire a settembre le scuole in sicurezza, sta invece concretamente determinando la costituzione di classi pollaio che non avranno, a settembre, alcuna possibilità di essere ospitate nelle aule delle nostre scuole.

Non servono scienziati per capire che con classi formate da più di 20 bambini o ragazzi a settembre non potranno esserci le condizioni minime di sicurezza per nessuno. Eppure questo si sta decidendo. Dobbiamo tutti fare il possibile per fermare questo scempio finché siamo in tempo.

Le organizzazioni sindacali continueranno a farsi carico di tutte le criticità segnalate dai lavoratori, dai dirigenti scolastici e dagli stessi genitori in tutte le sedi opportune, enti locali, UST, USR e Ministero”.

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