Con il voto contrario dei sindaci di Casola, Pontremoli, Tresana e Villafranca, e con l’astensione del sindaco di Licciana Nardi, l’Assemblea dei soci della Società della Salute della Lunigiana ha approvato il bilancio di esercizio 2021, che si è chiuso in pareggio.
“E’ bene ribadire un concetto semplice – commenta il presidente della SdS Lunigiana, Riccardo Varese – che, però, non sembra ancora essere chiaro a tutti: la Società della Salute della Lunigiana eroga servizi di cui beneficiano tutti i cittadini e opera a favore dell’intera collettività, senza guardare al colore politico.
Un grazie, quindi, lo voglio rivolgere ai sindaci che si sono espressi a favore dell’approvazione del bilancio di esercizio 2021, ai quali dico che continueremo ad occuparci delle fasce più deboli della popolazione, come facciamo da sempre” aggiunge Varese.
Il bilancio di esercizio della SdS Lunigiana è costituito dalle seguenti tre aree gestionali: sanitaria, sociale e fondo non autosufficienza.
Sedici milioni, 541mila e 678 euro le risorse messe a bilancio; 13 milioni, 453mila e 59 euro le spese; 104mila e 306 euro le somme non utilizzate dei finanziamenti regionali vincolati e rimesse a disposizione della ASL Toscana Nord Ovest; 2 milioni, 984mila e 313 euro i risconti.
Dal raffronto dei dati emerge, pertanto, che una parte di risorse, pari a 2 milioni, 984mila e 313 euro, vengono riscontate all’esercizio 2022.
In particolare si specifica quanto segue: i risconti di parte sanitaria, per complessivi 877mila e 320 euro, derivano da progetti finalizzati non completamente utilizzati nell’anno, riguardanti, nello specifico, i fondi regionali destinati al sostegno alle fragilità e Caregiver, Indipendenza ed Autonomia, proroga finanziamenti regionali per la graduale riapertura dei Centri semiresidenziali, ai fondi europei Progetto Docet, nonché ai finanziamenti del Fondo per la non autosufficienza relativo alle gravissime disabilità e progetto Ada.
Per quanto riguarda, invece, il risconto relativo all’area sociale, questo è derivante, per la maggior parte, da risorse relative a progetti finalizzati di durata superiore all’anno di competenza, non completamente utilizzate nel periodo, quindi, differite agli esercizi successivi (un milione, 403mila e 80 euro), ed in parte (703mila e 913 euro) da imputare alla partecipazione del Consorzio a progetti specifici quali l’Home Care Premium, i progetti europei per le attività ed i servizi di emergenza, il progetto Sai ex Siproimi, il Pon-Sia Rei contrasto alla povertà, i Progetti derivanti dai Fondi Famiglia ed il Progetto regionale “Pari opportunità”, che hanno permesso di sostenere le spese della presa in carico degli utenti con le risorse finalizzate dei progetti medesimi.
La nota dei sindaci di centrodestra