26 Aprile 2024, venerdì
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Sanità in Lunigiana: Jacopo Ferri scrive una lettera aperta a Eugenio Giani

Jacopo Ferri, consigliere comunale di Cara Puntremal, scrive al neoeletto presidente della regione Toscana Eugenio Giani per sollecitare la sua attenzione sulla sanità in Lunigiana.

“Egregio Presidente – scrive Ferri nella lettera – appena eletto (complimenti!) uno dei suoi primi pensieri è stato dedicato alla sanità.
‘È la priorità’, mi sembra che abbia detto, ed è vero.
Per questo, da amministratore lunigianese di ormai lungo corso, le rivolgo un deciso appello affinché sul punto non perda nemmeno un secondo.
Convochi subito, ma subito davvero, i vertici Asl, li metta finalmente in ascolto vero dei Sindaci e verifichi con tutti loro che i progetti per intercettare le risorse in grado di far crescere le realtà ospedaliere locali (i bisogni sono molteplici) e la sanità territoriale (si pensi per esempio alla telemedicina e quant’altro) possano essere pronti al più presto e siano tali da invertire il trend di politiche sbagliate.
Soprattutto per gli ospedali periferici è e sarà Infatti fondamentale essere immediatamente capaci di intercettare gli stanziamenti che ci si augura non tardino ad arrivare.
In questo senso, mi permetto di chiederle di prendere posizione in modo chiaro e netto affinché il Mes sia subito attivato dal Parlamento e dal Governo e perché il Recovery Fund possa trovare esecuzione in tempi rapidi.
Negli ospedali di Pontremoli e Fivizzano da anni si attendono cose fondamentali:
-adeguamento sismico ed antincendio (per i quali dovrebbero esserci già finanziamenti);
-interventi per il pieno utilizzo di tutte le sale operatorie;
-ristrutturazione dei reparti;
-ripristino delle UOC tagliate;
-implementazione del personale a tutti i livelli;
-riapertura del punto nascite;
-potenziamento delle strumentazioni e dei servizi;
-adeguamento delle piazzole elisoccorso al volo notturno e tanto altro.
Molte Regioni si stanno già attrezzando e rimanere indietro può essere estremamente penalizzante.
Se sarà il Presidente della vera svolta in sanità per i territori e per le strutture più marginali, dopo almeno 20 anni di tagli e mortificazioni lente ma inesorabili, si deciderà in queste prossime settimane.
I toscani hanno scelto che tocchi a lei – conclude – spero che ‘batta il colpo’ nella giusta direzione e, di sicuro, tanti amministratori non mancheranno di stimolarla perché la svolta ci sia”.

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