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Riccardo Dalle Luche, fotoreporter massese, pubblica un libro dedicato ai teatranti dialettali

Sarà disponibile prima di Natale ed in vendita nelle librerie della città (con qualche giorno di ritardo per una imprevedibile complicazione editoriale) il libro che Riccardo Dalle Luche ha voluto dedicare ai teatranti dialettali massesi, intitolato “Chi a l’è de scena”. Il fotoreporter massese, classe ’64, collaboratore di numerose agenzie fotografiche, corrispondente ANSA da moltissimi anni, fotografo di cronaca e di sport, paparazzo da sempre con incredibili scatti rubati in Versilia (Mina, l’ex ministra Maria Elena Boschi, Nicoletta Mantovani, vedova di Luciano Pavarotti, al bagno Nedy di Poveromo, Andrea Bocelli, Michelle Hunziker e moltissimi altri) ha deciso di “..rendere omaggio al teatro dialettale della mia città, alle sue tradizioni ed alla sua storia..”.
“Sono un grande sostenitore del dialetto – confessa Dalle Luche – e ritengo indispensabile approfondire e conoscere più da vicino questi artisti che interpretano storie e spaccati della nostra quotidianità. In questo lavoro – continua il fotoreporter – ho preteso di ritrarli valorizzando naturalezza e spontaneità. I personaggi sono allora spogliati della loro immagine quotidiana forse un po’ costruita, e senza trucco ed al naturale vengono fotografati esaltandone i lineamenti, le espressioni, il carattere, l’autenticità, la freschezza, la genuinità e la semplicità”.
Ne risulta un pacchetto di ritratti, tutti in bianco nero, dove l’immagine teatrale e quella abituale vengono sublimate in un quadro che celebra i segreti più intimi e segreti del soggetto ripreso.
Nella prefazione il Sindaco Francesco Persiani scrive: “La fotografia ed il teatro sono due esperienze artistiche che in un connubio denso di significato evocano e cristallizzano la bellezza, le emozioni, le esperienze di ciascuna figura ritratta”. Anche Fabio Cristiani, autore teatrale, attore e regista, ripercorre e commenta, in una breve nota, il mondo del teatro dialettale massese, elogiando l’autore che ha saputo cogliere, nei volti degli attori ritratti, personalità, spigolosità e talento di ciascun personaggio.
Il libro contiene un’ottantina di scatti, raccolti sia in teatro che in sala di posa. Il volume, dal titolo assolutamente rivelatore e profetico “Chi a l’è de scena – volti del teatro dialettale massese” si prefigge quindi di rappresentare il legame indissolubile che lega la scena, l’interpretazione e l’intimità dei teatranti. Che talvolta riescono a lenire con la recitazione ossessioni, ansie e pregiudizi che vincolano in maniera opprimente la loro vita.

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