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Restrizioni anti-Covid: “Contento che le persone se ne freghino”, bufera su un consigliere di Licciana

Qualche giorno fa il consigliere del comune di Licciana Nardi Damiano Polloni ha scritto sul proprio profilo Facebook un post in cui esprime la sua insofferenza verso le restrizioni dovute alla pandemia di Covid-19 che da questa settimana vedono anche Toscana diventare una “zona rossa”.

Nelle sue dichiarazioni Polloni si dice contento del fatto che le persone “se ne freghino delle restrizioni” e che “vadano dove vogliono”, annunciando che egli stesso non terrà di conto delle imposizioni continuando a vedere i propri amici poiché la propria libertà vale infinitamente di più di una multa di 400 Euro.

Messo in luce l’accaduto dal gruppo all’opposizione “Siamo Licciana”, Polloni ha continuano a difendere le proprie posizioni, sottolineando che l’Amministrazione non condivide necessariamente il suo pensiero e che egli stesso non ha alcuna intenzione di chiedere scusa per quanto affermato.

Nella sera del 26 marzo il gruppo “Siamo Licciana” chiede “che vengano prese le distanze dall’amministrazione tutta, e si rivolgano delle scuse a tutta la popolazione” e il giorno seguente il Sindaco del Comune di Licciana scrive su Facebook di avere avuto modo di parlare con Polloni la cui giovane età “Ha giocato un ruolo fondamentale e non gli ha permesso di essere più riflessivo e meno impulsivo”, confermando che “Polloni ha capito l’errore commesso”. Martelloni ha anche invitato la popolazione al rispetto delle regole, contrariamente a quanto sostenuto dal consigliere: “vi invito, per Pasqua e Pasquetta ad evitare gli spostamenti non necessari e gli assembramenti, come da disposizione ricevute dalla Regione e dal Governo.”

Piccata arriva nella mattina di lunedì la risposta da parte del Partito Democratico di Licciana: “Proprio non ce la fa il sindaco di Licciana Renzo Martelloni a rispettare le istituzioni che rappresenta, ma la sua risposta ad una recente polemica dimostra scarsa considerazione anche per i giovani, compresi quelli della sua Amministrazione”.

“La replica di Martelloni ancora una volta ci lascia allibiti. Il sindaco liquida la questione scusando Polloni in quanto giovane, e giustificandolo perché non avrebbe preso in considerazione le conseguenze delle parole scritte su Facebook. Lasciando intendere che certe cose si possono anche pensare, basta non scriverle sui social”.

“Dal sindaco e dai suoi collaboratori ci si aspetterebbero idee e proposte per migliorare la condizione dei giovani del territorio, e non post incendiari contro la legge. Polloni doveva occuparsi di politiche giovanili anche nella precedente amministrazione, non è alla sua prima esperienza politica. La sua età non può essere una scusante e la risposta di Martelloni è paternalistica e superficiale”.

“Per Martelloni evidentemente i giovani sono qualcosa da esibire in fotografia durante la campagna elettorale, per poi relegarli ad un ruolo di facciata senza aspettarsi da loro nulla di più. Dunque quando sbagliano si risolve tutto con una pacca sulla spalla. Quasi a voler dire “bambini, state bravi e la politica lasciatela fare ai grandi””.

“Il Partito Democratico di Licciana Nardi – conclude il comunicato – chiede le dimissioni di Damiano Polloni, in quanto non è più idoneo a rappresentare i tanti giovani che stanno sopportando in modo responsabile il disagio della pandemia. E di nuovo, a distanza di pochi giorni, torna a dire al sindaco Martelloni che l’Amministrazione comunale non è un bar, dove si può fare e dire ciò che si vuole”.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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