Arci Toscana e Famiglie Arcobaleno insieme per affrontare, su scala regionale, il tema della genitorialità omosessuale, dei diritti civili e delle famiglie che cambiano, attraverso una serie di eventi: “Raccontarci, storie di famiglie con due mamme o due papà”, un’iniziativa nata dalla volontà di stimolare una riflessione da parte delle cittadine e dei cittadini della nostra regione sul tema dell’omogenitorialità.
Ogni evento si compone di due parti: una dedicata a fotografare – da un punto di vista sociale e normativo – la situazione attuale e l’altra costruita su testimonianze dirette di famiglie dell’Associazione, con anche nonne o nonni arcobaleno, nella convinzione che il confronto diretto e l’ascolto delle testimonianze personali siano il miglior antidoto contro disinformazione e pregiudizi.
“Il lavoro che come Associazione Famiglie Arcobaleno portiamo avanti da più di quattordici anni, oltre alla battaglia politica perché i nostri figli e figlie abbiano gli stessi diritti e tutele di tutti gli altri minori italiani, è quello di presentarci per quello che siamo, semplicemente famiglie. Raccontando con orgoglio e trasparenza le nostre storie e i nostri percorsi in tutti i contesti sociali che frequentiamo: scuole, associazioni sportive, assemblee pubbliche, studi medici.” Dice Laura Giuntini, dell’Associazione Famiglie Arcobaleno. “L’esperienza – continua – ci conferma che mettersi in gioco e raccontarsi fornisce quegli strumenti di conoscenza che permettono all’altro di liberarsi dal pregiudizio. Attraverso il confronto diretto cadono le barriere ed emerge l’umanità delle persone”.
“La battaglia di contrasto all’omofobia e alle discriminazioni è una battaglia di impegno civile”, afferma Maria Chiara Panesi che, per Arci Toscana, è la referente sui Diritti civili e secondo cui “ancora troppi sono i casi di aggressioni, di denigrazione, atti di bullismo nei confronti di persone con diversi orientamenti sessuali. Accanto alle azioni di contrasto e di denuncia vogliamo, quindi, impegnarci con azioni di testimonianza civile, e il modo per noi più naturale è far sì che i nostri circoli e case del popolo, che sono i luoghi dell’incontro tra uomini e donne, tra generazioni molto diverse tra loro, si aprano a un percorso ideato insieme a Famiglie Arcobaleno per diffondere la conoscenza e la testimonianza.” Per questo è nato il ciclo “Raccontarci”: per consentire a chi partecipa di andare oltre la coltre dei pregiudizi e incontrare direttamente queste famiglie, i loro volti e le loro storie, i loro timori e speranze, superando i toni troppo spesso accesi e oltraggiosi del dibattito pubblico.
“Non potevamo che intraprendere questo percorso insieme a Famiglie Arcobaleno – conclude Panesi –, associazione che da anni si spende con coraggio e dedizione per i diritti di queste famiglie, con la consapevolezza che il legame degli affetti si costruisce in forme sempre nuove e diverse, in cui prima di tutto viene l’interesse primario dei bambini e delle bambine, la tutela dei loro affetti e il riconoscimento del diritto all’unità familiare”.
Il primo appuntamento sarà a Massa il 15 giugno alle ore 17:30, organizzato in collaborazione con il Comitato Arci di Massa e Carrara e con lo Sportello Antidiscriminazioni di Arci Massa e Carrara, nel parco della Rinchiostra a Massa. Di volta in volta le iniziative si apriranno a raccogliere i protagonisti del territorio, le reti, le collaborazioni e le esperienze più significative.
La seconda iniziativa sarà a Pistoia, realizzata in collaborazione con il Comitato di Arci Pistoia, sabato 22 giugno alle 17.30 al Circolo Le Fornaci, tra giochi, musica e aperitivo in famiglia. Gli eventi successivi saranno pubblicati sulla pagina facebook di Arci Toscana.