“Spesso ci lamentiamo della mancanza di manutenzione e pulizia dei corsi d’acqua e per questo abbiamo provveduto a verificare le singoli condizioni di quelli presenti sul territorio comunale. In alcuni casi, e mi riferisco alle criticità presenti in località Famelga di Corneda, Baltrina Mulino e Saldi si è potuto verificare come questi corsi d’acqua non siano mai stati inseriti nel reticolo idraulico”, a dirlo è Matteo Mastrini, sindaco di Tresana.
“Questa assenza tecnicamente produce una mancanza di manutenzione che, in caso di pioggia e di allerta meteo, può determinare conseguenze come allagamenti e danni a cose e persone. Ragione per cui spesso l’Ufficio di Protezione Civile ed il sottoscritto hanno deciso spesso per la chiusura della strade comunali prospicienti a questi fossi.
Da circa quattordici mesi – prosegue Mastrini -, dopo aver contattato il Consorzio di Bonifica che si dovrebbe occupare delle relative attività, abbiamo inviato numerose richieste al Genio Civile”.
“Il Consorzio infatti interviene solo se i corsi d’acqua sono inseriti nel reticolo, ma se il Genio Civile, e quindi la Regione, non li inseriscono, il Consorzio non ne effettua la manutenzione. L’ultima comunicazione del Genio Civile al Comune (che chiedeva in proposito notizie) risale al 5 maggio 2020 ed in essa si diceva che l’inserimento “non fosse rientrato nell’ultima rettifica del reticolo, poichè non si erano potuti attivare i sopralluoghi di verifica”. Precedentemente, il 23 ottobre 2019, scrivevo al Consorzio di Bonifica che mi diceva di rivolgermi alla Genio Civile presso la Regione Toscana non essendo di sua stretta competenza l’inserimento nel reticolo, ma solo la manutenzione (impossibile senza l’inserimento)”.
“Il 16 agosto 2019 rivolgevo sempre la stessa richiesta sia al Genio Civile, sia al Consorzio di Bonifica. Il 10 giugno 2019 mi rivolgevo con urgenza al Genio Civile perchè fosse disposta l’attività a seguito del fatto che il Comune di Tresana avesse effettuato le proprie ad aprile 2019 e soprattutto in considerazione dell’approssimarsi dell’autunno e dell’l’inverno. Proprio in quella missiva sottolineavo che, in condizioni di emergenza, in caso di pioggia, diventasse necessario adottare misure di chiusura delle strade comunali: chiedevo dunque di calendarizzare i sopralluoghi, di darne comunicazione al Comune e di inserire urgentemente nel reticolo quei corsi d’acqua per consentirne la manutenzione necessaria.
La precedente richiesta risaliva al 2 maggio, quando parlavo dei corsi d’acqua in località Corneda Famelga, Baltrina Mulino e Saldi, delle loro condizioni e soprattutto della loro assenza dal reticolo minore,che rappresentava (e rappresenta) per noi, e soprattutto per i cittadini, un grave problema. Sottolineavo come la mancanza di manutenzione ordinaria dei predetti corsi d’acqua mettesse a rischio la viabilità ed in caso di pioggia, fossimo (e siamo) sempre costretti a ricorrere misure di emergenza”.
Evidenzio come questi enti quando devono richiedere ai cittadini le loro spettanze sono sempre solerti e che quando invece i loro servizi servono a a garantire l’incolumità di cose e persone spesso si interviene tardivamente costringendo gli enti locali a prevenire possibili pericoli con misure straordinarie come la chiusura delle strade.
La prossima richiesta non la invierò nè al Consorzio, nè al Genio Civile, ma alle autorità di polizia ed al Prefetto come massima autorità dello Stato sul territorio
Quattordici mesi per inserire fossi e corsi d’acqua nel reticolo idraulico così da attivarne la manutenzione da parte del Consorzio di Bonifica
Quando piove siamo costretti a chiudere le strade comunali, ma il Genio Civile, che dovrebbe provvedere, non ne effettua l’inserimento