Venerdì 4 ottobre, nel corso della conferenza stampa dedicata, è stato presentato il nuovo CAMeC – Centro d’Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, che riaprirà al pubblico sabato 5 ottobre, dopo una serie di lavori di manutenzione e trasformazione.
Un progetto – frutto della sinergia tra Comune della Spezia e Fondazione Carispezia – che riguarda gli spazi ma anche la concezione stessa del museo e la sua offerta culturale, che valorizza il suo ricco patrimonio e che vuole diventare uno spazio aperto a tutti, dove trascorrere tempo per confrontarsi con l’arte e divertirsi.
Proprio per favorire la più ampia partecipazione dei cittadini, i residenti della provincia della Spezia potranno scoprire gratuitamente la nuova esposizione della Collezione permanente del museo tutte le volte che vorranno e usufruire di una tariffa agevolata per le mostre temporanee che si terranno a partire da aprile 2025.
Un percorso di valorizzazione e di rilancio ambizioso, come emerge anche dalle parole del Sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini: “Riapre il CAMeC e sarà una porta sul mondo che, tramite il riallestimento curato dal professor Gerhard Wolf delle opere della Collezione Cozzani e del Premio del Golfo unitamente ad esposizioni temporanee dal respiro internazionale, si aprirà alla città, ai giovani artisti, al talento e alla creatività. Uno spazio dinamico, più interattivo, al passo con i tempi che valorizzerà il tanto lavoro portato avanti in questi anni, adatto ad un pubblico di ogni generazione e frutto di una stretta collaborazione con Fondazione Carispezia. Una nuova offerta culturale, quindi, ma anche nuovi spazi; tra le novità l’Accessibility Room per consentire la più ampia accessibilità a persone con disabilità visiva, uditiva e cognitiva. Guardiamo quindi al futuro, alle nuove tecnologie, all’innovazione, partendo dalla nostra storia e dalle nostre radici, concetto che è alla base anche della candidatura della Spezia a ‘Capitale Italiana della Cultura 2027’, e diffondiamo la cultura quale motore di crescita della città.”
Grande soddisfazione anche da parte di Andrea Corradino, Presidente di Fondazione Carispezia: “Con la riapertura del rinnovato CAMeC celebriamo un momento importante per la nostra comunità. Questo traguardo, frutto della sinergia con l’Amministrazione Comunale e dell’impegno di tanti professionisti, segna un nuovo inizio nel potenziamento del nostro patrimonio culturale. La Fondazione è da sempre al fianco delle varie realtà del territorio, pubbliche e private, nel mobilitare la società civile attorno alla cultura, sostenendo un’offerta in grado di coinvolgere pubblici diversi e intergenerazionali, e valorizzare l’identità culturale locale. In questo spirito, il progetto di riallestimento delle sue collezioni curato dal professor Gerhard Wolf e le future mostre temporanee mirano a rendere il museo uno spazio vivo e aperto verso la città e le istituzioni del mondo dell’arte nazionali e internazionali. Siamo entusiasti di vedere il CAMeC diventare sempre di più un laboratorio di idee, un centro di creatività e innovazione, catalizzatore per la crescita del nostro territorio.”
Il riallestimento della Collezione permanente, a cura del professor Gerhard Wolf, Direttore del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max Planck Institut e membro dell’Accademia delle Scienze e delle Lettere di Berlin-Brandenburg, si sviluppa in un percorso espositivo innovativo che coinvolge una selezione di oltre 200 opere tra quelle presenti nei fondi del museo. L’allestimento offre ai visitatori affascinanti itinerari artistici a partire dalla seconda metà del XX secolo, con alcuni affondi nel passato e traiettorie che arrivano fino ai giorni nostri.
“Il progetto del nuovo CAMeC si basa sul concetto di ‘apertura’, che non riguarda solo l’inaugurazione del museo, ma assume molteplici e sfaccettati significati, sia in senso letterale che metaforico. Dall’apertura delle grandi finestre, precedentemente murate, che mettono in dialogo il museo con la città, ai percorsi aperti dal nuovo allestimento, che non segue catalogazioni canoniche, ma offre al pubblico un affascinante e imprevedibile itinerario artistico, attraversato da un interrogativo cardine: cosa raccontano le opere della seconda metà del XX secolo oggi? Come vogliamo raccontare una collezione storica oggi?”
Professor Gerhard Wolf, Curatore Riallestimento del Museo
Le sale del museo presentano un percorso che non segue nettamente le consuete categorie storico-artistiche, ma si apre a nuove costellazioni e libere combinazioni di opere, mettendo a confronto lavori di artisti e artiste italiani e internazionali tra cui Lucio Fontana, Gordon Matta-Clark, Marina Abramović e tanti altri, senza perdere l’orientamento concettuale e cronologico che è proprio di ogni allestimento museale.
In alcune sezioni si mostrano, infatti, serie e sequenze di lavori, mentre in altre si procede per confronti e opposizioni, come nella sala dedicata all’Astrattismo, dove forme “industriali” e geometriche sono avvicinate a forme organiche e a gestualità espressiva.
Da un lato la collezione permette di far interagire vari media artistici come pittura, disegno, serigrafia, scultura e fotografia, dall’altro le opere si raccolgono intorno a nuclei tematici tra i quali: corpo e performance, strutture, superficie, architettura, ecologia e paesaggio, Pop Art e Arte Narrativa, anni Ottanta e “New York”. Oltre a questo, sono presenti delle “nicchie”, come quella dedicata alla collezione Battolini, altro principale fondo del museo.
L’interpiano del CAMeC, inoltre, ripropone fedelmente una piccola porzione di casa Cozzani, per restituire l’ironico horror vacui di una quadreria privata.
Grande importanza è data alla storia artistica della città della Spezia, con nicchie dedicate a occasioni locali di respiro internazionale: dalla vicenda della galleria Il Gabbiano alla storia collezionistica di Giorgio Cozzani e Ilda Goretti. La loro donazione di oltre mille opere ha reso il CAMeC uno dei musei d’arte moderna e contemporanea più interessanti d’Italia.
L’omaggio alla città culmina nella sala dedicata al Premio del Golfo, con una significativa selezione di lavori dei maggiori artisti italiani premiati dal 1949 in poi, tra cui Carla Accardi, Renato Birolli ed Emilio Vedova.
La storia del Premio è presentata in un unico ambiente che, con i suoi colori, rievoca la famosa palazzata di Porto Venere.
Anche i lunghi corridoi del piano terra e del primo piano sono coinvolti nel progetto di restyling.
Da semplici luoghi di passaggio diventano spazi espositivi, attraverso la costituzione di due quadrerie: nel piano terra sono presenti circa 60 opere di piccolo e medio formato, in una disposizione sperimentale, secondo criteri cronologici, tematici e mediali, creando, con opere originali, una sorta di parete “atlante”; nel primo piano si mostrano invece solo alcune opere, tutte di grande formato, con foto e pitture recenti.
Inoltre, insieme alle classiche didascalie informative, il museo si arricchirà di ulteriori approfondimenti, che nel tempo saranno accessibili anche in digitale nel nuovo sito web.
Infine, i lavori di trasformazione hanno coinvolto anche le grandi finestre, precedentemente murate, che sono state riaperte per tornare a illuminare gli ambienti del CAMeC con la luce naturale della città.
Accanto al nuovo display della Collezione permanente, il CAMeC sta lavorando alla futura programmazione culturale – tra cui mostre temporanee affidate a curatori internazionali ed eventi, a partire da aprile 2025 – che si affiancherà a una nuova identità grafica rinnovata, dinamica e semplice.
La riapertura e la nuova programmazione del CAMeC sono guidate da un apposito Comitato espressione del Comune della Spezia e della Fondazione Carispezia, presieduto dall’avvocato Giacomo Bei.
INFORMAZIONI
CAMeC
Centro d’Arte Moderna e Contemporanea
Piazza Cesare Battisti, 1, La Spezia
Orari
Da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00
Primo venerdì del mese aperto fino alle 22.00
Chiuso il lunedì e il 25 dicembre
Biglietti
Collezione permanente: intero 10 euro; ridotto 5 euro per giovani under 26 e adulti over 65; per i residenti della provincia della Spezia ingresso gratuito.
Mostre temporanee (a partire da aprile 2025): intero 15 euro; ridotto 7,5 euro per giovani under 26 e adulti over 65; 5 euro per residenti provincia della Spezia. Il biglietto include anche la Collezione permanente.
L’ingresso al Museo è sempre gratuito per under 18, scolaresche e docenti di accompagnamento, persone con disabilità e accompagnatore, giornalisti e dipendenti del Ministero della Cultura.
Ogni prima domenica del mese ingresso 2 euro per tutti.