La via dei pellegrini come non ve l’hanno mai raccontata: è Andrea Borio il vincitore 2020 di “Intanto parto… racconti e parole in cammino”, il premio letterario Via Francigena giunto alla terza edizione, con Até o fim do mundo (Fino alla fine del mondo). Secondo e terzo classificati sono Filippo Cirino con Istantanee dalla Francigena e Maristella Galli con Raimondo il cestaio rotondo.
Il concorso, promosso dalla Betti Editrice in collaborazione con l’AEVF (Associazione Europea delle Vie Francigene) e Regione Toscana, doveva concludersi a fine aprile con la giornata di premiazione dei finalisti del premio ad Abbadia Isola, a Monteriggioni. L’emergenza sanitaria da Covid-19 e il conseguente lockdown ha impedito di organizzare un evento pubblico.
La premiazione 2020 si è così tenuta sabato mattina, in diretta sulla pagina Facebook del premio (link per rivedere l’evento in streaming: https://www.facebook.com/premiofrancigena/).
“La partecipazione, anche nell’edizione di quest’anno, ci ha piacevolmente stupito: tanti racconti e con un livello molto alto, ma anche una differenziazione per età e provenienza geografica. dei testi che hanno reso più difficile il compito della giuria di stilare una classifica. In attesa di riprendere in sicurezza a camminare lungo le nostre strade, la lettura e la scrittura ci consentono di viaggiare con la mente”, ha dichiarato Luca Betti.
I 10 racconti finalisti del premio, a cui si sono aggiunte 7 menzioni speciali della giuria composta da giornalisti e scrittori, saranno pubblicati in una raccolta della collana “Strade Bianche” dal titolo “Mi muovo, mi ritrovo. Racconti e parole in cammino” (vedi copertina in allegato).
Finalisti Premio Letterario “Intanto Parto”
Andrea Borio; Filippo Cirino; Donatella Coli; Alessandra Cotoloni; Eugenia Di Guglielmo; Maristella Galli; Gianfranco Giani; Ruggero Larco; Pierfrancesco Prosperi; Massimiliano Scudeletti.
Menzioni speciali
Riccardo Bardotti; Enrico Bormida; Chiara Cerri; Roberto Foschi; Viola Gelli; Emanuela Gizzi; Matteo Scali.
Tra i partner dell’evento si ringraziano: Comune di Monteriggioni, Comune di Pontremoli, Lions Club Siena, Camera di Commercio Siena e Arezzo, Istituto di Cultura Italiana di Cracovia, Associazione Toscana delle Vie Francigene, Slow Travel Fest.
Note dei giurati sui racconti vincitori
Primo classificato
Até o fim do mundo (Fino alla fine del mondo) di Andrea Borio
“Ho dato il massimo del punteggio al racconto intitolato “Fino alla fine del mondo” per vari motivi. Senza dubbio si tratta di un ottimo esempio di letteratura di viaggio nel senso più ampio del termine, perché è un viaggio nel viaggio. C’è il percorso che l’autore compie a piedi sulla Rota e ciò che la strada gli insegna, e c’è il viaggio dell’amore impossibile tra Don Pedro e Ines de Castro. Ma non è solo per l’aderenza al tema proposto che questo racconto merita, a mio modesto parere, il massimo punteggio. L’autore ha saputo imprimere al testo un ritmo narrativo di altissimo livello rendendo la lettura avvincente. Infine, è la scrittura, lo stile narrativo dell’autore che trasforma questo esordio in un piccolo gioiello; è una scrittura piena di poesia e a tratti fortemente evocativa, tanto che si ha quasi l’impressione di trovarsi con lui e Antoine sulla Rota, di avere le scarpe piene di sabbia, sentire il vento tra i capelli e avere gli occhi pieni del blu scintillante dell’oceano, lì dove il mondo sembra finire. E perché no, ti viene voglia di chiedere ad Antoine di raccontarti la storia di un altro amore impossibile mentre ci incamminiamo su un altro sentiero” (Alessia Barabesi, giurata).
Secondo classificato
Istantanee dalla Francigena di Filippo Cirino
“Se la Via Francigena è incontro di vite diverse, scrivere di Via Francigena può essere occasione per sperimentare e mescolare storie e generi diversi. Incluso il giallo, il noir, il thriller. Possibilità di cui ci dà ampia dimostrazione questo racconto. In poche cartelle è concentrata tutta un’indagine su un killer seriale, raccontata con un ritmo sostenuto, dialoghi da sceneggiatura americana e una suspence che fino all’ultimo non viene meno. Per una volta almeno il mondo del delitto si incrocia con quello degli ostelli e dei pellegrini, dimostrando che le parole prodotte dai passi possono spingere lontano la fantasia. Non guasta qualche atmosfera da commissario Montalbano, anzi regala quel tocco in più per un’ambientazione e una serie di personaggi che potrebbero avere un qualche futuro” (Paolo Ciampi, giurato).
Terzo classificato
Raimondo il cestaio rotondo di Maristella Galli
“L’ho letto di un fiato. La qualità di scrittura è molto alta, anche il grado di emozionalità e originalità. Lo stile fiabesco ci trasferisce in un’altra dimensione. Il protagonista durante il suo viaggio lento ci svela i lati positivi e negativi del mondo e ci fa capire che sempre vale la pena essere se stessi e credere nel bene nonostante le difficoltà che incontriamo sul nostro cammino. In questi giorni difficili, quando tutto il mondo combatte con la pandemia la lettura di questo racconto ci porta conforto perché ci fa sentire di nuovo bambini e il suo lieto fine ci lascia tanta speranza nel mondo migliore” (Iza Frackowiack, giurata).