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Per il mio bene di Ema Stokholma vince il Premio Bancarella

Dj, artista, modella, donna di spettacolo, cosa non è Ema Stokholma? Con il suo accento francese, che non nasconde le sue origini, la sua figura alta, longilinea, la sua vivace presenza nel programma serale di Radio 2 assieme a Gino Castaldo, e poi Sanremo, l’Eurovision e tante altre cose.

Ma da ieri sera Ema è anche qualcosa in più. Dopo aver rilasciato il suo primo libro oltre un anno fa, conquista un importante riconoscimento, il premio Bancarella 2021. Il suo libro “Per il mio Bene” è una biografia che fa male, che racconta senza mezzi termini la sofferenza e la violenza degli anni più bui di una giovane esistenza. Ma è anche la storia di una donna che ha saputo avere coraggio e allontanare da sé ogni paura, facendosi strada nel mondo, percorrendo a testa alta il cammino che l’ha portata sino a qui.

Un libro commovente che non può lasciare indifferenti, che costringe ad essere partecipi di un’infanzia negata.

Ema Stokholma, dalla sua voce simpatica, dal suo sorriso accattivante, ha saputo conquistare un premio che editorialmente assume una rilevanza che ormai si perde negli anni e che quest’anno ha saputo intercettare una storia che valeva la pena di essere scritta e letta ad alta voce.

Sinossi

“Non sei mai al sicuro in nessun posto”, questo ha imparato Morwenn, una bambina di cinque anni. Perché Morwenn ha paura di un mostro, un mostro che non si nasconde sotto il letto o negli armadi, ma vive con lei, controlla la sua vita. Un mostro che lei chiama “mamma”. La persona che dovrebbe esserle più vicina, che dovrebbe offrirle amore e protezione e invece sa darle solo violenza e odio.

La picchia, la insulta, le fa male sia nel corpo che nell’anima. A lei e a Gwendal, suo fratello, di pochi anni più grande. Morwenn prova a fuggire, ma la società non lascia che una bambina così piccola si allontani dalla madre, e tutti sembrano voltarsi dall’altra parte davanti alle scenate, ai “conti che si faranno a casa”, ai lividi. Così, aspettando e pregando per una liberazione, Morwenn imparerà a mettere su una corazza, a rispondere male ai professori, a trovare una nuova famiglia e un primo amore in un gruppo di amici, a usare la musica per isolarsi e proteggersi. Finché, compiuti quindici anni, riuscirà finalmente a scappare di casa e a intraprendere il percorso, fatto di tentativi ed errori, che la porterà a diventare Ema Stokholma, amatissima dj e conduttrice radiofonica.

Per la prima volta Ema Stokholma racconta il suo passato, il tempo in cui il suo nome era ancora Morwenn Moguerou. E lo fa scrivendo un libro che attraverso la sua esperienza individuale riesce a raggiungere sentimenti universali, a insegnare che dal dolore si può uscire, che si può sbagliare e cambiare, che il lieto fine è possibile. Perché Per il mio bene è una storia vera ma anche un romanzo indimenticabile, che riesce a raccontare il dolore e il male con una lingua immediata e diretta, con uno stile allo stesso tempo durissimo e dolce che colpisce il lettore al cuore e tocca le corde più profonde e vere dell’animo umano.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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