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23 Ottobre 2024, mercoledì

Pd Massa Carrara: “Non è vero che nella Sanità il Governo investirà di più. E nemmeno vuole farlo”

Riceviamo e pubblichiamo, da parte di PD Massa-Carrara:

C’è chi parla di “record” del Fondo Sanitario Nazionale, ma è il metro di misura che è sbagliato. Se si ragiona in senso assoluto il dato è certamente in aumento – come del resto lo è sempre stato–; il punto è proprio questo: non andrebbe guardato il valore assoluto del fondo, ma il rapporto tra spesa sanitaria pubblica e Prodotto Interno Lordo per stabilire se, a parità di condizioni, l’investimento è maggiore.

La Corte dei Conti è chiarissima su questo: nel 2024 siamo al 6,3%.

Dal 2014 ad oggi il rapporto ha avuto un picco nel 2020 e nel 2021 (rispettivamente al 7,35 %e al 6,93%) derivato dalle misure per far fronte all’emergenza Covid; per il resto è oscillato dal 6,71% del 2014 al 6,3% del 2024); un dato che dovrebbe restare più o meno simile anche con gli stanziamenti annunciati per il 2025 e il 2026 (al limite ci si avvicinerà al 6,4%).

Anche il CNEL, nella relazione annuale, addentrandosi nel caso della Sanità afferma che molte delle criticità sono da addebitarsi al livello insufficiente di impegno economico e di risorse messe in campo per l’attuazione degli obiettivi strategici prefissati, in molti casi ben al di sotto rispetto al livello dei grandi paesi europei con i quali è possibile confrontarsi. Basti pensa alla spesa pubblica che, benché in risalita a partire dal 2020, è ancora tra le più basse d’Europa (75,6% del totale), mentre la spesa privata dei cittadini continua a crescere (+ 5% solo nell’ultimo anno), a fronte di liste di attesa per l’accesso ai servizi spesso insostenibili e contrarie al principio dell’appropriatezza. Di conseguenza, si estende il fenomeno della rinuncia alle cure necessarie per problemi economici ed organizzativi (che ha raggiunto nel 2023 il valore del 7,6% della popolazione) e cresce la realtà dell’impoverimento determinato da cause legate alla salute (che tocca l’1,6% delle famiglie).

Fatta questa premessa, in conferenza stampa il ministro Giorgetti è stato costretto ad ammettere che i 3 miliardi e mezzo pronosticati all’inizio per il finanziamento della Sanità Pubblica sono ben lontani da essere raggiunti e non si vede neppure lontanamente la volontà politica di aumentare il nostro investimento sulla sanità per accorciare la distanza che ci divide dagli altri Paesi europei.

Le conseguenze di tutto questo saranno presto evidenti anche in tema di assunzioni, rinnovo dei contratti, revisione delle tariffe delle prestazioni, miglioramento dei tempi di attesa, messa in sicurezza degli ospedali, solo per parlare degli aspetti più rilevanti.

Sono questi i temi reali che interessano alle persone e per tutti questi miglioramenti gli italiani dovranno ancora attendere.

E per i cittadini toscani quali saranno le reali conseguenze di questa cattiva propaganda elettorale?

Il Consigliere Marco Niccolai, responsabile per il diritto alla salute del Pd Toscana parla, giustamente di “offesa all’intelligenza dei cittadini toscani” affermando che dei 2,3 miliardi messi in campo dal Governo, considerando che la quota di accesso della Toscana è storicamente poco più del 6%, alla sanità toscana nel 2025 toccheranno circa 140 milioni di euro, sicuramente insufficienti a coprire voci di bilancio che in questi anni sono significativamente aumentate, anche grazie alle manovre del Governo Meloni.

In questa situazione saranno messi seriamente a rischio i servizi attuali; se a questo si aggiunge il sempre più forte vincolo, da parte del Governo, all’utilizzo di alcune risorse da parte delle Regioni il gioco è fatto: la situazione sarebbe ancora più drammatica per il Sistema Sanitario Toscano.

Sempre Niccolai, a tale proposito afferma che “è sempre più chiaro che il Governo vuole affamare il sistema sanitario per aprire spazi di mercato ai privati ed Il Governo Meloni continua a punire la Toscana, ‘colpevole’ di avere un sistema fortemente pubblico a differenza delle Regioni governate dalla destra”.

PD MASSA-CARRARA

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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