Riceviamo e pubblichiamo:
Venerdì 23 Febbraio, a Pisa e a Firenze, un corteo di studenti inermi e pacifici, di cui molti minorenni, è stato accerchiato e chiuso tra due cordoni di polizia e fatto oggetto di violenza fisica, subendo la carica e le manganellate delle Forze dell’Ordine.
Un fatto di una gravità inaudita, che ha costretto persino il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad intervenire duramente per condannare l’episodio, ribadendo che: ”L’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli, ma sulla capacità di garantire sicurezza, tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni”.
Tra le varie dichiarazioni di dissenso che si sono sollevate in questi ultimi giorni, abbiamo particolarmente apprezzato la lettera aperta della Scuola Normale Superiore di Pisa e del Sant’Anna e quella del rettore dell’ Università di Pisa.
Abbiamo visto i video di quell’assalto, che non lasciano dubbi sulla ferocia dell’azione, letto le testimonianze dei professori, dei ragazzi presenti e ne siamo rimasti allibiti.
Pertanto noi oggi, tutti assieme, studentesse e studenti del Parentucelli-Arzelà, vogliamo esprimere con forza il nostro sdegno e la nostra condanna verso i fautori di queste violenze immotivate.
Non possiamo e non dobbiamo permettere che serpeggi tra di noi il timore di manifestare liberamente e pacificamente per sostenere le nostre idee, indipendentemente da quali esse siano.
Esprimiamo la nostra più totale solidarietà ai ragazzi di Pisa e Firenze, e ci uniamo al numeroso gruppo di coloro che chiedono giustizia, affinché episodi come questo non si verifichino mai più, perché, citando il nostro Presidente: “I manganelli contro i ragazzi esprimono un fallimento”.
I ragazzi del Parentucelli-Arzelà.