“Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano intende fare la propria parte nell’avviare la fase 2 dell’emergenza Covid-19, coinvolgendo nelle forme attualmente possibili le comunità del territorio e i loro rappresentati – afferma il presidente Fausto Giovanelli -. Già da lunedì prossimo abbiamo in programma una riunione web per riprogrammare le nostre attività rivolte al pubblico dei prossimi mesi, pensiamo di organizzare colloqui e seminari web su tutti i più importanti temi di lavoro che abbiamo, dall’educazione alla tutela della natura, ai progetti europei in corso”.
“Particolarmente impegnativa la riflessione e il dialogo necessari per mettere a fuoco, con soggetti pubblici il che fare per un sostegno a comparti investiti in modo pesantissimo come il turismo e la ristorazione, essenziali per la vitalità delle terre di crinale. D’altro lato possiamo finalmente riaprire alcuni cantieri sospesi nelle scorse settimane”. Infatti, grazie al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 aprile, che ha inserito la silvicoltura e i servizi forestali tra le attività produttive essenziali, stanno ripartendo alcuni cantieri impegnati nel ripristino, messa in sicurezza, manutenzione e rimboschimento nel demanio forestale dell’alta Val Parma e sulla frana di Corniglio, nel versante parmense del Parco Nazionale, mentre nel reggiano si tornerà, entro fine mese, a lavorare sulla Via Matildica.