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Antonio Pappalardo, l’alto funzionario no Green Pass che attacca Draghi

Antonio Pappalardo, un’omonimia che sembra essere molto pesante da portarsi appresso. Soprattutto quando si è impiegati nella Pubblica Amministrazione e si partecipa attivamente al movimento creato dall’ex esponente 5Stelle Gianluigi Paragone. Il Pappalardo in questione è un alto funzionario del ministero di Grazia e Giustizia, capocentro per la giustizia minorile di Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e provincia di Massa Carrara e quanto a parole di certo non si risparmia in commenti verso l’attuale governo Draghi.

Con un curriculum di tutto rispetto e diversi incarichi alle spalle, non si è di certo trattenuto dal dire che “Tante persone prima o poi si accorgeranno del gioco che stanno facendo sulla loro pelle e manderanno a quel paese questo governo di delinquenti, come giustamente lo chiama il senatore Paragone, capeggiato dal vile affarista Mario Draghi come lo chiamava il presidente emerito Francesco Cossiga”.

Convinto “no-pass”, Antonio Pappalardo nel filmato registrato e condiviso sui social media parla di “un’Italia dell’apartheid”, e invita i ministri Roberto Speranza e Luciana Lamorgese a dimettersi. “Bugiardi e criminali” gli aggettivi con cui descrive membri dell’esecutivo, anche in riferimento ai dati diffusi sull’epidemia di Covid, da lui ritenuti “falsi e ingannevoli”.

“Sto facendo questo viaggio no green pass – spiega l’alto funzionario del ministero della Giustizia – perché no green pass voglio essere in tutto e per tutto nella mia vita. Un viaggio da pazzi alla volta della Sicilia. Per prendere un aereo ormai non basta un tampone in farmacia, ma occorre la procedura del green pass perché il vero obiettivo è dotare tutti noi di un qr code che riassume tutte le nostre informazioni e che traccerà ogni singolo comportamento della nostra vita quotidiana. Dai biscotti ai negozi, fino ad arrivare al vero obiettivo della Comunità Europea che è quello ci controllare la nostra vita a partire dal denaro”.

In un altro video si può vedere un benzinaio che chiede a Pappalardo di mantenere la distanza di sicurezza anche se all’aperto. A tal proposito il funzionario si lancia in una spiegazione abbastanza complottista della pandemia che abbiamo imparato a conoscere: “I camion militari che portano via le bare a Bergamo sono tutte str….te, fumo negli occhi per terrorizzarci con il fine doppio della corsa ai vaccini e poi al green pass. Questa gente grazie al terrore di Stato è completamente impazzita”.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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