Conosciutissimo in tutta Italia, Paolo Laganà è uno degli imprenditori digitali più celebri e apprezzati. Nonostante gli impegni, ha trovato il tempo per condividere con noi alcuni spunti sui propri nuovi progetti, e non solo.
Paolo, grazie per essere qui con noi oggi. Iniziamo dal principio: come è nata la tua avventura nel mondo dell’imprenditoria digitale?
Tutto è iniziato sette anni fa, quasi per caso. Ero un grande appassionato di fantacalcio e decisi di creare un profilo Instagram chiamato MisterBonus, dedicato a consigli e strategie per il fantacalcio. Non avrei mai immaginato che quella semplice passione si sarebbe trasformata in quello che è oggi.
Da MisterBonus hai poi diversificato in altri progetti. Puoi parlarci di questa evoluzione?
Il successo di MisterBonus mi ha fatto capire il potenziale dei social media come piattaforma di business. Ho iniziato a esplorare altre nicchie, sempre cercando di portare valore e innovazione, e ho lanciato pagine dedicate al lifestyle, al fitness, alla tecnologia. Ogni nuovo progetto è stato una sfida e un’opportunità di apprendimento. La chiave è stata mantenere sempre l’approccio che ha funzionato con MisterBonus: autenticità, costanza e attenzione alla community.
Cosa significa per te essere un imprenditore digitale oggi?
Essere un imprenditore digitale oggi significa essere sempre in movimento, sempre pronti ad adattarsi. Il mondo digitale cambia a una velocità incredibile. Algoritmi, piattaforme, tendenze: tutto è in continua evoluzione. Bisogna essere pronti a imparare costantemente, a mettersi in discussione, a sperimentare. Ma soprattutto, significa avere una visione. Non si tratta solo di creare contenuti, ma di costruire brand, di creare valore per le persone, di innovare.
Come bilanci l’innovazione con la stabilità in un settore così volatile?
L’innovazione è fondamentale, ma non può essere fine a se stessa. Ogni nuova idea, ogni nuovo progetto deve essere valutato attentamente. Usiamo molto i dati per guidare le nostre decisioni. Abbiamo un team dedicato all’analisi dei dati che ci aiuta a capire cosa funziona e cosa no. Allo stesso tempo, cerchiamo di mantenere una base solida. I progetti che funzionano bene vengono costantemente ottimizzati e migliorati. Non abbandoniamo mai completamente ciò che funziona per inseguire l’ultima novità. È un equilibrio delicato tra sperimentazione e consolidamento.
Hai accennato a un nuovo progetto “rivoluzionario” in arrivo a settembre. Puoi darci qualche anticipazione?
Sapevo che me lo avresti chiesto! Purtroppo non posso rivelare troppo al momento, ma posso dirti che è qualcosa che stiamo sviluppando da oltre un anno. Cambierà il modo in cui le persone interagiscono con i contenuti online.
Ultime due domande: qual è il consiglio che daresti a un giovane che vuole intraprendere una carriera come imprenditore digitale?
Il mio consiglio principale sarebbe: inizia. Molti aspettano il momento perfetto, l’idea perfetta. Ma la verità è che si impara facendo. Inizia con qualcosa di piccolo, magari legato a una tua passione come ho fatto io con il fantacalcio. Sii costante, crea contenuti di valore, costruisci la tua community. E soprattutto, sii pronto a fallire e a imparare dai tuoi errori. Ogni fallimento è una lezione preziosa.
Infine, come vedi il futuro dell’imprenditoria digitale in Italia?
Sono molto ottimista. L’Italia ha un potenziale enorme nel digitale. Abbiamo creatività, cultura, stile di vita che il mondo ammira. Vedo sempre più giovani talenti emergere, startup innovative che si fanno strada. Certo, ci sono sfide da superare: burocrazia, accesso ai capitali, formazione digitale. Ma credo che stiamo andando nella direzione giusta!