mercoledì 12 Marzo 2025

Overlook Motel, dietro le quinte del cinema, oggi con il regista Simone Arrighi. Intervista

Oggi menù speciale all’Overlook Motel con l’intervista al regista di “LegameMaterno”, cortometraggio di prossima uscita per il quale noi di Overlook Filmmaking Labs abbiamo avuto il piacere di lavorare e per cui io personalmente ho curato la fotografia. Parlando onestamente, quando vi ricapita l’occasione di leggere un’intervista ad un regista condotta dal suo direttore della fotografia?

Senza dilungarci ancora oltre vi presentiamo quindi Simone Arrighi, lucchese, classe 1975, che ha iniziato studiando regia e recitazione tra Firenze e Roma, è passato attraverso varie esperienze come fotografo, passione che porta avanti tutt’ora, e nel 2016 ha diretto il suo primo cortometraggio. Nel 2021 ha realizzato “La giostra”, corto sul tema dell’Alzheimer che trae spunto dal proprio vissuto famigliare, distribuito da “West 46th Films” e vincitore di diversi premi.

alessio ciancianaini alessio ciancianaini | cinema | Cortometraggi

Eccoci qua Simone, cominciamo! Il tuo cortometraggio, è attualmente in fase di post-produzione. Per prima cosa ti chiedo: quali sono state le principali difficoltà nel realizzare un progetto indipendente come questo?

La prima  difficoltà è certamente reperire il budget necessario perché non sempre è facile vincere i bandi ministeriali o privati. Io però credo che con la tenacia e la passione si possano fare anche progetti validi ed emozionanti, anche con risorse limitate.

La tematica, un racconto che intreccia violenza domestica e denuncia sullo sfruttamento degli animali, è certamente molto delicata. Vi siete chiesti quanto fosse il caso di “spingere sull’acceleratore” in fase di sceneggiatura?

Sono due argomenti molto forti e attuali. Con il co-sceneggiatore Lorenzo Palombo abbiamo però virato maggiormente sul tema del rispetto per gli animali. Qui si tratta lo sfruttamento di animali per scopi economici, spingere su una tematica già così forte non ci sembrava il caso e abbiamo optato per una storia più delicata, per fare capire e riflettere senza mostrare troppo.

Veniamo ora al cast, formato da tre interpreti con molte esperienze all’attivo, fra teatro, cinema e televisione. Come ti sei orientato per effettuare la tua scelta, avevi già in mente loro o sono stati il risultato di un lungo casting?

Avevo giĂ  in mente Giulia Lippi (“Notte prima degli esami ’82”, “Don Matteo”, “Miss Fallaci”) come protagonista perchĂ© ci avevo giĂ  lavorato ed era perfetta per il ruolo. Il piccolo Edo Mallegni (“L’altro ispettore”, “Libere donne”) l’avevo visto in una foto, sono andato a vederlo a teatro e mi ha subito convinto. Con Pavel Zelinskiy (“Gomorra”, “L’ispettore Coliandro”, “Un passo dal cielo”) invece ci siamo incontrati a Roma e ho subito pensato: è lui! Con gli attori io vado molto a empatia, il curriculum è importante ma lo sono di piĂą i volti, la mimica e il rapporto umano che si crea.

Le location principali della storia sono tutte all’interno del bellissimo borgo Colognora di Pescaglia in provincia di Lucca, già teatro del film “Miracolo a Sant’Anna” di Spike Lee, e che io personalmente ho già scelto come ritiro per la pensione. Quanto è importante il tuo territorio nelle tue storie?

Allora ci andremo insieme da pensionati perché io ho deciso la stessa cosa! Noi abbiamo la fortuna di vivere in set naturali, senza bisogno di sovrastrutture. Le radici sono importanti per tutti, valorizzare le proprie terre è doveroso e dona una soddisfazione ancora più grande.

In questo settore è determinante contornarsi di persone competenti e collaborative per dare vita ai propri progetti. Al di là del fenomenale direttore della fotografia che hai avuto su questo film (parere totalmente disinteressato), quanto è stato importante l’apporto della tua troupe?

Non solo importante, è stato fondamentale. Il cinema è squadra, anche se i reparti sono tanti e diversi, senza coesione non si va da nessuna parte. Il compito del regista è quello di unire le persone in un solo corpo, poi la professionalità paga sempre ed è importantissima per creare un prodotto che possa competere nei festival e non solo.

Come abbiamo detto, il film è attualmente in post-produzione e sappiamo che proprio in questi giorni state lavorando sulle musiche. Trovi sia facile per un regista comunicare le proprie idee ai compositori oppure è un po’ come provare a parlare “in un’altra lingua”?

Io sono una persona che lascia molto spazio ai propri collaboratori. Per le musiche ho voluto di nuovo con me due grandi professionisti come Giovanna Famulari e Riccardo Eberspacher, con i quali ho già collaborato per “La giostra”, vincendo anche diversi premi. Come molti cerco di trasmettere la mia visione d’insieme, comunico gli elementi per me importanti, utilizzo dei riferimenti musicali, ma poi mi piace che l’artista ci metta del suo.

Bene, ora sappiamo molto di più sul tuo film e non ci resta che soddisfare l’ultima curiosità: lo potremo vedere in qualche proiezione organizzata o siete già indirizzati su una distribuzione attraverso i festival?

Appena sarà pronto inizierà il percorso distributivo. Ho molte aspettative su questa storia così forte ma delicata al tempo stesso, ha una struttura che non è molto comune e in generale si dovrebbe parlare più spesso di animali, in modo da lanciare messaggi di rispetto e protezione anche per loro.

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Il prossimo appuntamento è quindi con il trailer del corto, che sarà online tra qualche settimana, e poi ci auguriamo che più spettatori possibili possano assistere alla proiezione del film durante la sua distribuzione attraverso i festival, sia in Italia che all’estero. Il cinema indipendente, quello di qualità, è più vivo che mai.

Alessio Ciancianaini
Alessio Ciancianaini
Regista e filmmaker, è ideatore e curatore del progetto Overlook Filmmaking Labs, scuola di cinema e filmmaking tra La Spezia e Massa-Carrara.

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