venerdì 6 Dicembre 2024

Fermento nuovo Punto Viola, primo soccorso per tutte le vittime. “Contro la violenza facciamo rete”

Anna lo ha annunciato con una storia Instagram il 25 novembre, nella Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: la sua Fermento, enoteca-vineria di Sarzana, in viale della Pace, è Punto Viola, solo il secondo per il lunigianese (lato mare).

«La rete dei “Punti Viola” – ci spiega Anna Datsyuk, la titolare – è un’iniziativa dell’associazione DONNEXSTRADA, ancora poco conosciuta ma importante. Io l’ho scoperta tramite un’influencer, mi sono informata e proposta per farne parte. Ci sono solo 500 punti a livello nazionale» e il progetto, volendo, si può ancora sostenere.

I Punti Viola, spiega Anna e si legge nel sito, sono una serie di luoghi sicuri per le persone vittime di violenze, aggressioni, molestie cioè esercizi commerciali aperti al pubblico, sensibilizzati e formati contro la violenza di genere e, più in generale, per la sicurezza, in strada (e volendo non solo) delle persone. L’obiettivo è quello di attivare il singolo cittadino nel contrastare la violenza dal proprio territorio, a partire da una rete che possa sostenere concretamente le vittime. In altre parole si tratta di primissimi punti di soccorso e ascolto per chiunque subisca o sia a rischio di subire violenze.

Anna, come da iter, è stata contattata dal team di professionisti di DONNEXSTRADA per la selezione, poi formata grazie al team di esperti dell’associazione, un team fatto per dare gratuitamente agli esercenti tutte le informazioni utili dal punto di vista psicologico e legale. «Come punti viola non ci sostituiamo ai servizi di cui anzi abbiamo e forniamo sia i contatti che le informazioni relative, piuttosto fungiamo da tramite, primo spazio di aiuto e supporto in genere. In questo modo chiunque si trovi in difficoltà può contare su di me, su Fermento, nuovo punto di appoggio riconoscibile». Anna ci spiega che nel giro di pochi giorni riceverà materiale e bollino per rendere Fermento “identificabile”, che già adesso è pronta a “ricevere” (al bisogno) le persone, che la sua speranza è che altri diventino punti viola: che si formi anche qui una vera rete. «Non perché si possa essere risolutivi, ma perché si possa contribuire: le violenze, in ogni forma, sono un fenomeno che tutti dobbiamo combattere. Le forme possono essere tante, dai fischi per strada alle aggressioni o vessazioni vere e proprie. Ridurre l’isolamento è una delle prime azioni di contrasto, è indispensabile. Per me è un tema caro, sentito, perché l’ho vissuto sulla mia pelle. Io per prima sono stata vittima di violenza domestica ed abusi di ogni genere. E, prima di me, mia madre. So quindi cosa significa sia non trovare aiuto sia quanto avere anche solo parole di conforto sia importante. Essere punto viola significa proporsi come luogo sicuro di riparo, anche solo per una volta, avere qualcuno a cui potersi rivolgere. Chiaramente l’iniziativa nasce per le donne e per le molte forme di violenza di genere, ma si presta ad accogliere chiunque si trovi nel ruolo di vittima, qualunque persona fragile. Quello che mi preme dire è che chiunque abbia paura, da ora, può contare anche su di me», cioè, come dire, “ufficialmente”. Fermento, enoteca-vineria molto attiva con eventi, degustazioni e selezioni di qualità enogastronomiche, ha aperto solo un anno fa. È già punto di riferimento, lo vuole essere.

 

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