Un gruppo di studenti dell’Istituto Parentucelli Arzelà di Sarzana, nell’ambito del progetto Piano Estate, nell’iniziativa coordinata dall’associazione ‘L’égalité’, sta realizzando all’interno della scuola un murales dedicato alla memoria di Dario Capolicchio, il ventiduenne sarzanese, studente di Architettura, una delle vittime della strage mafiosa dei Georgofili a Firenze nel maggio del 1993.
In questi anni, la comunità ha sempre cercato di commemorare Capolicchio e di riflettere su quello che sono stati gli attentati di Cosa Nostra. Oggi, la novità sta forse nel voler concentrare il racconto non tanto nella strage e quindi nella fine di Dario ma più alla sua vita, incentrando la rappresentazione sulle passioni e gli obiettivi di Dario.
Il murales non vuole raccontare con esattezza la vita di questo ragazzo, ciò che conta in un luogo come la scuola è colpire l’occhio degli studenti su come la vita di un ragazzo qualsiasi sia stata stroncata da un evento di mafia a lui esterno.
L’idea alla base del murales nasce infatti dalla volontà degli alunni dell’Istituto Parentucelli Arzelà di esprimere con i loro occhi l’importanza della figura di Dario Capolicchio con un dipinto la cui ideazione e rappresentazione è collettiva, provando a mettere a sistema le visioni e le volontà (talvolta contrastanti) di tanti ragazzi.
Stilisticamente si è optato per un linguaggio stilizzato, al fine di rendere possibile di racchiudere il racconto in poche e chiare immagini. L’utilizzo della grafica delle parole serve a dare la possibilità di comprendere allo spettatore subito i soggetti, i luoghi e il significato del murales. Lo spettatore, portato a fruire quello spazio come di movimento e passaggio, vede il dipinto da destra verso sinistra percependo temporalmente un’evoluzione nel racconto (la figura di Dario viene riproposta in più momenti).
L’interruzione della sua vita avviene in maniera brusca, uno strappo sul muro interrompe il racconto colorato e fumettistico e la dura realtà irrompe nella vita di Dario: le macerie catturate in uno scatto dopo la strage di via dei Georgofili. La rappresentazione è quindi assegnata a un collage, applicando la foto stampata sulla parete che appare come uno squarcio nel muro. Là dove la vita di Dario però s’interrompe, la memoria l’impegno e l’unione superano la vita stessa giungendo fino a noi.
I coordinatori per ‘L’égalité sono: Paolo Rissicini, Filippo Paganini e Maria Paola Isoppo. Gli allievi che hanno aderito: Giulia Netti, Giulio Spinetti, Cecilia Schiasselloni, Chiara Beconcini, Clara D’Amato, Susan Ratti Vivaldi, Alessia Marinaci, Aurora Lupo, Micol Landini.
“La collaborazione con L’égalité – osserva Paolo Mazzoli, vicepreside del Parentucelli Arzelà e docente di Arte – prosegue anche durante i mesi estivi raggiungendo pienamente gli obiettivi che l’Istituto si era prefissato con la propria adesione al Piano Scuola per l’estate 2021. Vedere ex studenti, volontari di L’égalité, rientrare nell’Istituto come educatori, con grande professionalità ed impegno, ci fa particolarmente piacere e ci sostiene nel percorso educativo e di collaborazione intrapreso”.