Trent’anni di storia di comunità e di cooperazione all’insegna del coraggio e della concretezza che hanno permesso di salvare dall’abbandono un borgo storico e di valorizzare alcune produzioni locali che altrimenti sarebbero andate perdute, creando preziose opportunità di lavoro.
L’agriturismo diffuso Montagna Verde di Apella, nel cuore verde della Lunigiana, domani martedì 15 luglio celebra questo importante compleanno con un momento di confronto per guardare al futuro. Fondato nel 1995 nel contesto del progetto della Cooperativa agricola Montagna Verde – associata a Confcooperative Toscana Nord – è diventato nel tempo un importante punto di riferimento per il turismo sostenibile e la valorizzazione delle risorse locali.
Così Apella, nel comune di Licciana Nardi, dove nacquero i due eroi del Risorgimento Biagio e Anacarsi Nardi, continua a vivere. Appuntamento quindi per martedì 15 alle ore 10. 30. Saranno presenti monsignor Mario Vaccari, vescovo di Massa Carrara-Pontremoli, monsignor Marino Navalesi, vicario generale, autorità civili e rappresentanti delle istituzioni locali. Intervengono i soci della cooperativa e i rappresentanti di Confcooperative Toscana Nord, Coldiretti Massa Carrara, Distretto Rurale della Lunigiana,
e altre associazioni di categoria. Segue la proiezione del fotoracconto “30 anni di Montagna Verde”. Alle 12 tavola rotonda su “Agricoltura e comunità rigenerative: nuove visioni per lo sviluppo rurale e la promozione del territorio”. Segue lo scoprimento della targa commemorativa.
Questa ricorrenza è l’occasione per ripercorrere una storia e guardare al domani, ricordando il coraggio della visione e l’impegno instancabile di Mario Maffei, presidente e fondatore della cooperativa, anima del progetto sin dall’inizio. “Montagna Verde è un progetto anticipatore del modello vincente della cooperativa di comunità, un’intuizione decisiva per rivitalizzare e creare opportunità di sviluppo alla aree interne”, sottolinea Massimiliano Buonocore, vicepresidente di Confcooperative Toscana Nord.
“Questi trent’anni rappresentano una storia familiare e collettiva – mette in evidenza Barbara Maffei, figlia del fondatore che è mancato nel novembre scorso – Mio padre ha dedicato tutta la sua vita alla rinascita di Apella e alla promozione della Lunigiana. Dopo la sua improvvisa scomparsa, ho scelto con mio fratello Luca e mia mamma Carla di continuare con determinazione e lucidità il cammino che aveva tracciato, con la stessa passione e visione”.
L’obiettivo di Barbara, Luca e Carla resta quello “di mantenere viva la comunità, rafforzare i legami con il territorio e costruire un’economia rurale che sia sostenibile e condivisa”. “La nostra bella storia – prosegue Barbara – è anche il frutto di un lavoro di squadra con un gruppo di aziende che sono socie storiche, come La Vigna di Manolo Luchini e l’Azienda Agricola di Giancarlo Boschetti, ma anche con tanti altri operatori locali con cui condividiamo valori e progetti: dalla cooperazione con Sigeric -Servizi per il turismo alla collaborazione con produttori d’eccellenza come Podere Fedespina e i soci dell’Associazione OTL – Operatori Turistici della Lunigiana. Montagna Verde “è, e vuole restare, una casa aperta, un luogo di incontro tra persone, sapori e storie che fanno grande la nostra Lunigiana.”
L’agriturismo offre una originale opportunità di ospitalità diffusa grazie a un paziente intervento di recupero. “Siamo partiti nei primi anni Duemila dalla casa di famiglia di mio padre, poi sono state sistemate altre tre case padronali, oggi mettiamo a disposizione nel borgo un’ospitalità diffusa di cinquanta posti letto”, racconta Apella è un borgo vivo. Sono attivi la mieleria, il mulino a pietra dove vengono macinate le castagne e il
mais antico “ottofile”, un locale per il confezionamento, un laboratorio agricolo polifunzionale e quattro essiccatoi per le castagne.
E non finisce qui. C’è anche una sorta di Ecomuseo
Diffuso che ha in Casa Nardi il suo baricentro, ma che vede nel Museo della
Canapa e della lana un altro spazio importante per la valorizzazione delle tradizioni
artigianali.