Una mostra essenziale, dalle tinte forti che lancia un forte grido di denuncia verso una condizione femminile ancora calpestata e ignorata volutamente da una parte della nostra società decisamente maschilista. Uno stato di cose raccontato in prima persona con le immagini da cinque grandi artiste di valore internazionale: Diane Arbus (New York 1923 – 1971), Nan Goldin (Washington 1953) Gina Pane ( Biarrits 1939 – Parigi 1999), Shirin Neshat (Quazvin, Iran 1957) e Francesca Woodman ( Colorado 1958 – New York 1981), che hanno portato avanti questo tema lungo tutta la loro storia artistica; talvolta in modo crudo, deciso, comunque rivoluzionario. E’ questa la mostra collettiva “Il corpo è un livido”, curata da Davide Di Maggio e Nerina Toci, organizzata dall’associazione Quattro Coronati, dalla Fondazione Mudima di Milano e dalla Provincia di Massa Carrara, esposta fino a domani 1 dicembre nelle sale del Palazzo Ducale di Massa, Piazza Aranci 35.
Inaugurata il 16 novembre, nell’ambito delle iniziative per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne celebrata il 25 novembre, la mostra raccoglie 20 fotografie e un video che raccontano la violenza (fisica e psicologica) sulle donne e di come è sfruttato soprattutto il loro corpo. “Scegliere le immagini è stata una scelta complessa – spiega Mauro Daniele Lucchesi dell’Associazione Quattro Coronati – perché alcune mostravano corpi femminili che avevano subito violenza: immagini forti e dirette che potevano suscitare obiezioni. Abbiamo preferito poi foto che rappresentano l’aspetto psicologico della violenza subita e quello che il corpo vuole dimostrare per non essere considerato diverso, anche se è strano pensare che le immagini possano essere violente a differenza di chi invece la violenza l’ha subita veramente”.
Come evento conclusivo della mostra è prevista sabato 30 novembre alle ore 17 una visita guidata condotta dallo stesso Mauro Daniele Lucchesi. Partecipazione libera. La mostra sarà aperta gratuitamente tutti i giorni fino al 1 dicembre dalle ore 16 alle ore 19. Info. Tel. 3791855725, e-mail: a.q.coronati@gmail.com.
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