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Lunigiana, scandalo Serinper, chi è agli arresti domiciliari e chi è indagato

Non si placa la bufera scoppiata questa settimana in provincia di Massa Carrara. Un’operazione che fa seguito ad un’indagine svolta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Massa, coordinati dal pubblico ministero Alessia Iacopini.
Ed essere esaminati sono stati i vertici della cooperativa Serinper e la loro attività all’interno della provincia, soprattutto per quanto riguarda case famiglia presenti ad Aulla e a Villafranca Lunigiana.
Uno schema preciso e collaudato che aveva fatto guadagnare in pochi anni un bel capitale alla coop massese. Secondo le prime indagini Serinper aveva in qualche modo accentrato i propri interessi con il favore di uomini e donne della pubblica amministrazione. Un gioco di favori, assunzioni, deroghe, semplificazioni e avvertimenti che è stato realizzato a discapito di minori e di persone con estrema fragilità.
Agli arresti domiciliari sono finite 8 persone:
– Paola Giusti, Responsabile del “Centro Affidi” dei Servizi Sociali per il Comune di Massa è accusata di avere, in cambio di assunzioni di familiari, assegnato, o fatto assegnare, pazienti disagiati presso le case di accoglienza gestite da Serinper, tagliando fuori altre strutture che garantivano gli stessi requisiti.
– Rosanna Vallelonga, responsabile della Commissione Multidisciplinare Asl Distretto della Lunigiana e Direttore della Società della Salute avrebbe  – in cambio di assunzioni di persone da lei segnalate -, consegnato a Serinper alcuni documenti riservati riguardanti la comunità “Casa di Bastian” e omesso di programmare sopralluoghi ispettivi presso le comunità “Numeri Primi” di Aulla e “Casa di Bastian” di Villafranca.
– Filippo Bellesi, sindaco di Villafranca, secondo le indagini avrebbe concesso una autorizzazione in deroga ad operare nella struttura “Casa di Bastian” nonostante fossero state segnalate carenze strutturali dell’edificio, il tutto in cambio di alcune specifiche assunzioni.
– Mauro Marcelli, che all’epoca era Responsabile del SUAP quando ancora non era afferente all’Unione dei Comuni Montana Lunigiana avrebbe – sempre in cambio di assunzioni – segnalato a Serinper di imminenti attività di ispezione nelle strutture lunigianesi.
– Rosa Russo, era Giudice Onorario presso il Tribunale per i minori di Firenze. In cambio di assunzioni e favori per i propri familiari avrebbe aiutato Serinper informando i vertici di attività investigative in atto o di denunce nei loro confronti, ma avrebbe anche omesso di segnalare al Tribunale per i Minori gravi carenze di cui era venuta a conoscenza.
– Alessio Zoppi, Enrico Benassi, Tamara Pucciarelli, ovvero dirigenti della cooperativa sono indagati per corruzione e traffico di influenze illecite
Indagati, per traffico di influenze illecite sono:
– Stefano Benedetti, presidente del consiglio comunale di Massa,
– Marino Petracci, capogrupppo Pd in consiglio comunale a Montignoso,
– Gianni Lorenzettti, come sindaco di Montignoso, per reato di omessa denuncia,  favoreggiamento, abuso in atti di ufficio ed omissione di atti di ufficio.
Nel registro degli indagati risultano altri 12 nomi, che avrebbero agito a vario titolo nell’aiutare Serinper a costruire la propria fortuna.
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