Consiglio comunale molto impegnativo quello di mercoledì 10 aprile a Licciana Nardi, All’ordine del giorno l’approvazione del Piano Strutturale Intercomunale.
Sembra che la situazione all’interno dell’attuale maggioranza stia andando verso un punto di rottura definitivo e che in occasione della seduta ci sia stata poca unità tra l’attuale sindaco reggente Michela Carlotti e il gruppo Cambiamo Licciana, di cui alcuni consiglieri non sarebbero stati presenti in numero sufficiente per garantire la maggioranza. Presente la giunta che con l’assessore all’Urbanisica Omar Tognini ha esposto il Piano.
“La bozza – spiega Carlotti in una nota stampa – è stata approvata dalla Giunta dell’Unione il 4 aprile scorso e per i Comuni che vanno al voto c’era tempo fino all’11 aprile per l’adozione nei rispettivi consigli comunali: dopodiché scatta il periodo pre-elettorale dell’ordinaria amministrazione e non ne sarebbe stata più possibile l’adozione. La palla sarebbe andata quindi alle nuove amministrazioni, col rischio della non approvazione”.
“Voglio dare atto della collaborazione dei consiglieri di minoranza e rispettivi capigruppo, Gabriele Donati e Maurizio Barbieri, che hanno responsabilmente garantito la maggioranza di voto favorevole all’adozione del Piano”.
Il Piano Strutturale intercomunale si prefigura , come si legge sul sito dell’Unione dei Comuni “la prioritaria finalità di realizzare una pianificazione omogenea, coerente con la geografia dei territori interessati, prodotta in forma integrata, organica ed adattabile ai singoli territori comunali, ha l’ambizioso scopo di definire una forma del piano i cui contenuti devono prioritariamente essere rivolti ad assicurare il rispetto della disciplina del Piano di Indirizzo Territoriale (P.I.T.) con valenza di Piano Paesaggistico regionale (P.P.R.), mantenendo al contempo la coerenza con il Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) provinciale, in modo da assicurare alla Lunigiana la massima conformazione e la declinazione (coerenza) alla scala locale dello Statuto del Territorio e della Strategia dello Sviluppo fissata a livello regionale e provinciale.
Tenendo a riferimento lo scenario definito a livello generale l’Unione dei Comuni ed i singoli comuni associati, si prefiggono la finalità di costruire un processo di piano intercomunale in cui ‘l’identità, i valori e le opportunità di un territorio e la sua comunità (in equilibrio tra conservazione ed innovazione)’, già sostanzialmente riconosciuti dalla pianificazione territoriale vigente, costituiscono i fattori di riferimento per la definizione e costruzione di una visione unitaria, aperta e coesa delle diverse e plurali problematiche territoriali e dei relativi scenari progettuali”.
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Licciana Nardi, Piano Strutturale Intercomunale: approvato tra le polemiche pre elettorali


Diego Remaggi
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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