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Lavoro e transizione green: come affrontarla per fronteggiare la crisi climatica

Oggi l’umanità sta attraversando un momento molto delicato. La crisi climatica è oramai una realtà sotto gli occhi di tutti, ed è bene intervenire il prima possibile, per evitare che la situazione peggiori. In sintesi, bisogna rimboccarsi le maniche per fronteggiarla a partire dalle nostre routine. Fa parte della quotidianità anche il nostro lavoro, ovvero un tassello fondamentale per andare verso una transizione green degna di questo nome. Vediamo dunque di approfondire questo tema.

L’importanza della transizione green delle aziende

Con la crescente consapevolezza della necessità di proteggere l’ambiente, un numero sempre maggiore di aziende ha scelto di abbracciare i dettami della cosiddetta transizione green. Le ragioni di questo cambiamento di vedute sono molteplici. Per prima cosa, la transizione verde consentirebbe di andare incontro alle necessità del pianeta che ci ospita, riducendo così l’impatto ambientale e il carbon footprint delle imprese. Lo si può fare (e lo si fa) agendo ad esempio sull’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili, oppure diminuendo la produzione di rifiuti o gli sprechi di acqua durante i processi produttivi.

Ovviamente un’azienda che entra a far parte della green economy ottiene degli evidenti benefici in termini di branding e di fatturato. Al tempo stesso, è compito delle aziende sensibilizzare e istruire anche i propri dipendenti, e ciò può essere fatto in mille modi diversi. Ad esempio, le aziende possono regalare ai propri dipendenti una serie di oggetti utili sul lavoro e riutilizzabili, come le borse shopper personalizzate con logo che si possono trovare su alcuni servizi specializzati in gadget aziendali. L’efficienza energetica è un altro punto focale della transizione green, così come lo è anche il riciclo dei rifiuti e la riduzione dell’uso di materiali come la carta e la plastica.

Come diventare dipendenti green e sostenibili?

La transizione verde richiede anche un impegno da parte dei dipendenti stessi, che devono agire di propria iniziativa per poter contribuire alla causa. Per esempio, è possibile assicurarsi di non lasciare mai accesi i dispositivi elettronici che non vengono utilizzati, o di essere più parsimoniosi nel consumo di acqua ed energia in ufficio (così come a casa).

Inoltre, è importante adottare uno stile di consumo morigerato, con l’obiettivo di ridurre la produzione di rifiuti, anche fra le quattro mura dell’azienda. Il consumo fantasma, che riguarda tutti i dispositivi in stand-by, è un altro tema molto discusso su cui si può agire. Anche la mobilità ha naturalmente un ruolo chiave in questo processo di green transition. Qui si consiglia di scegliere di muoversi con i trasporti pubblici, o di organizzarsi con il car pooling con i colleghi, quando possibile. Ci sono altre operazioni utili per un dipendente che vuole diventare più green, come la riduzione dell’uso della stampante, l’utilizzo di carta riciclata, la differenziazione dei rifiuti in ufficio, l’uso delle già citate shopper e delle bottiglie di acciaio inox.

Redazione
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