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La Spezia,Nuclei Cites e Nipaaf dei carabinieri: bilancio delle attività del 2021

I nuclei Cites e Nipaaf di La Spezia presentano la sintesi delle attività svolte nel corso del 2021 per quanto riguarda la tutela degli animali, la salvaguardia dell’ambiente e le politiche agroforestali.

Nucleo Cites

Il nucleo Cites dei carabinieri si occupa di contrastare il commercio di animali e piante in via di estinzione, il maltrattamento di animali e il bracconaggio.

Nell’anno 2021 sono state depositate presso l’autorità giudiziaria per la provincia di La Spezia 10 comunicazioni di notizie di reato, sono state denunciate 8 persone ed eseguiti 5 sequestri penali. Sono stati inoltre elevati 42 verbali amministrativi, per un importo complessivo sanzionato di 47.156,83 euro ed eseguiti 2 sequestri amministrativi.

Specie tutelate dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione

Sono state depositate presso l’autorità giudiziaria 6 comunicazioni di notizia di reato ed effettuati 3 sequestri penali per:

– l’abbandonato 4 esemplari di Tartarughe di terra;

– la detenzione senza la prescritta documentazione di pappagalli cenerino, amazzone fronte blu e cacatua rosa

  • l’abbandono di un esemplare di Pappagallo ecletto

Tra le Comunicazioni di notizia di reato depositate i militari segnalano:

  • un allevatore di pitoni reali per violazione dei doveri di custodia per aver spostato dal luogo di detenzione 40 esemplari sottoposti a sequestro;
  • un allevatore di tartarughe di terra per avere venduto illecitamente 2 esemplari della specie protetta

Inoltre con l’ausilio delle stazioni dei carabinieri forestali della provincia spezzina sono stati recuperati, custoditi e riconsegnati ai legittimi proprietari 3 esemplari di pappagallo (cenerino, ecletto e caicco ventre bianco) che erano fuggiti dai luoghi di detenzione.

In seguito al ritrovamento di un esemplare di iguana verde fuggito dall’abitazione di un cittadino a La Spezia è stata elevata una sanzione amministrativa per la detenzione dell’animale esotico in assenza di autorizzazione sanitaria.

Sempre con l’ausilio delle stazioni dei forestali sono stati recuperati vari esemplari appartenenti a specie protette autoctone, tra i quali: 8 rapaci (2 falchi, 2 poiane, 3 civette, 1 sparviero), un airone bianco maggiore, un’upupa, un istrice e 1 capriolo.

In 10 casi gli animali sono stati consegnati ai centri di recupero per le cure del caso, mentre in 2 casi (una poiana ed il capriolo) sono stati liberati perché in buona salute.

Attività venatoria

Sono stati denunciati 4 cacciatori per esercizio della caccia con mezzi vietati e maltrattamento di esemplari di avifauna (richiami vivi). Per quest’ultimo reato sono stati anche eseguiti 2 sequestri di 23 esemplari di avifauna.

Sono state elevate 12 sanzioni amministrative per un importo complessivo di 3.491,50 euro per violazioni alla legge sulla caccia nei confronti di 9 cacciatori. Gli illeciti contestati sono la realizzazione di capanni abusivi, la detenzione illecita di richiami vivi e la mancata annotazione sul tesserino dei capi abbattuti durante l’attività venatoria.

Polizia veterinaria in allevamento

In seguito a controlli congiunti con il personale ispettivo della Asl 5 per la Sanità Animale sono state elevate 20 sanzioni amministrative per un importo complessivo di 37.324,00 nei confronti di 5 allevatori. Sono stati inoltre eseguiti 2 sequestri amministrativi sanitari:

  • Nel comune di Sesta Godano all’interno di una struttura in cui è stata accertata la presenza di un allevamento di ovini e caprini abusivo. Alcuni animali erano privi degli anelli auricolari e quindi sono stati sottoposti a sequestro sanitario cautelativo. Durante il sopralluogo sono stati trovati anche dieci kg di carne di capra congelata, non tracciata e quindi non idonea al consumo, conservata all’interno di una cella frigorifera. La carne è stata sequestrata dal personale del Servizio Igiene degli Alimenti di Origine Animale dell’Asl e destinata alla distruzione.
  • Nel comune di La Spezia, presso un allevamento sono stati rinvenuti 128 capi tra capre, pecore e montoni alcuni dei quali erano sprovvisti di marca auricolare. Di questi, 52 provenienti da un altro allevamento, erano stati spostati senza la prevista documentazione ed erano mancanti dell’attestazione sanitaria. Pertanto i militari hanno effettuato il sequestro sanitario cautelativo di tutti i 128 capi presenti in azienda.

Benessere degli animali domestici

Sono stati effettuati numerosi controlli sulla corretta detenzione di animali domestici in seguito ai quali sono state elevate 5 sanzioni amministrative per un importo complessivo di 255,33 euro per omessa iscrizione anagrafe canina da parte di 4 proprietari di cani di diversa razza.

Commercio internazionale di legname

Sono state elevate 4 sanzioni amministrative nei confronti di 2 società che commerciano legname proveniente da paesi extraeuropei per assenza del Registro delle importazioni e della tracciabilità dell’importazione (richiesta al fine di provare che il legname non proviene da tagli illegali). L’importo complessivo delle sanzioni per l’assenza del Registro è di 6.000 euro mentre quello per la mancata tracciabilità si basa sul calcolo del peso del legname importato e viene quindi conteggiato dall’autorità amministrativa.

Nipaaf (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale)

Il Nipaaf si occupa di sviluppare investigazioni complesse a connotazione provinciale principalmente in ambito ambientale. Nell’anno 2021 sono state depositate presso l’Autorità Giudiziaria 5 comunicazioni di notizie di reato, sono state denunciate 18 persone ed eseguiti 2 sequestri penali. E’ stato elevato 1 verbale amministrativo per un importo di 20.000 euro. E’ stata inoltre data esecuzione a 15 deleghe e subdeleghe provenienti dalla Procura di la Spezia o dalle stazioni dei carabinieri forestali.

Abuso d’ufficio e favoreggiamento

Durante le attività investigative sono state denunciati 3 pubblici dipendenti per abuso d’ufficio e 4 per favoreggiamento in quanto i carabinieri hanno accertato, nel corso di indagini relative alla corretta gestione di impianti di lavorazione di rifiuti e al rilascio di autorizzazioni per lavori in siti da bonificare, che gli stessi hanno favorito consapevolmente le imprese imprenditrici nell’esecuzione di lavori in violazione della legge.

Esecuzione di opere senza titolo autorizzativo

Sono stati denunciati 3 imprenditori in quanto dagli accertamenti svolti è emerso che in un’area ricadente all’interno del Sito di Interesse Regionale di Pitelli sono stati eseguiti lavori di realizzazione di un impianto di raccolta delle acque piovane senza procedere alle preventive analisi volte a stabilire se i rifiuti prodotti dallo scavo potessero avere caratteristiche di pericolosità e comunque all’individuazione dei contaminati presenti.

Deposito incontrollato di rifiuti

Presso un impianto di depurazione è stato accertato che era in corso, con l’ausilio di un escavatore, l’attività di rimozione di fanghi da un canale di scolo dello stesso depuratore con l’apposizione del rifiuto direttamente sul suolo. Dalle successive analisi è risultato che il materiale depositato era contaminato. Sono state denunciate 8 persone tra funzionari e dirigenti della società che gestisce il depuratore e l’impresa che ha dato esecuzione ai lavori.

Esercizio di attività produttiva in mancanza di autorizzazione alle emissioni in atmosfera

E’ stata denunciata un’ imprenditrice in qualità di titolare di una la società di carpenteria metallica nel settore delle costruzioni navali che esercitava l’attività produttiva, anche in orario notturno, senza l’ autorizzazione alle emissioni in atmosfera e senza il nulla osta acustico. Il capannone dove venivano svolte le lavorazioni è stato sottoposto a sequestro dall’autorità giudiziaria.

Mancata comunicazione di contaminazione storica

E’ stato denunciato un imprenditore in quanto, in seguito ad accertamenti circa il diffondersi di odori riconducibili ad idrocarburi durante opere di trivellazione in un cantiere edile per la realizzazione di un fabbricato multipiano, è stato constatato che l’impresa che svolge i lavori, nonostante fosse in possesso di referti analitici che attestavano l’inquinamento storico dell’area (avvenuto in passato ad opera di ignoti) non ha proceduto alle comunicazioni finalizzate alla bonifica dell’area.

Smaltimento di sottoprodotti di origine animale

Ad esito di attività investigativa seguente al ritrovamento della carcassa di un cane di razza australian sheperd in una scarpata al bordo di una strada carrozzabile, è stata notificata una sanzione amministrativa di 20.000 euro un allevatore. Infatti i militari hanno accertato che dopo l’affidamento dell’animale morto da parte della proprietaria all’allevatore, invece di procedere all’interramento o incenerimento secondo le modalità previste dalla legge, quest’ultimo aveva abbandonato il cane presso il luogo del ritrovamento. E’ stata anche sanzionata la proprietaria del cane in quanto non aveva provveduto all’iscrizione dell’animale all’anagrafe canina regionale.

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