Oltre 450 iscritti e un migliaio di presenze al Cerreto Laghi per la X edizione del Campionato Mondiale del Fungo, celebrata con tanto di torta e candeline. Un’edizione particolarmente riuscita che premia gli organizzatori che per, il secondo anno, hanno scelto di fare una svolta e imporre criteri diversi: non ha vinto chi raccoglieva più funghi ma chi ha saputo celebrare la bellezza nel sapere andare a raccoglierli.
Il campionato – che si è tenuto sabato 5 e domenica 6 ottobre 2024 a Cerreto Laghi – nato da un’idea di Fra’ Ranaldo, è stato organizzato dalla Cooperativa di Comunità I Briganti di Cerreto e dal Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, ha visto premiate le persone e le squadre che hanno raccolto il fungo più bello, il maggior peso di rifiuti raccolti passeggiando tra castagneti e faggete, ma che hanno anche saputo trasmettere al meglio le loro emozioni ispirare dal valore ambientale dell’ecosistema fungo con un componimento, artistico o testuale, nel cosiddetto “taccuino del fungaiolo”.
Vincitori della decima edizione del Mondiale del Fungo sono stati: nella categoria squadre 1° La Compagnia delle Cappelle (Busalla, Genova), 2° Boletus Club (S. Stefano Magra, La Spezia), Al don di Galet (Verricchio, Rimini). Nella categoria singolo 1° classificato Simone De Florian (Ziano, Trento), 2° Guido Davide Croce (Imola), 3° Daniela Contini (Cintano, Torino), per altro sindaca di Cintano un comune di soli 246 abitanti.
La Compagnia delle cappelle (foto in alto) è formata da Michela Morasso, Elisa Morasso, Fabio Imperiale, Walter Marongiu, Paola Marongiu.
Boletus Club è formato da Damiano Moggia, Cinzia Viscardi, Adriana Gallo, Jacopo Dascanio, Lorenzo Giammona.
Quest’anno una piacevole sorpresa: l’immondizia rinvenuta (complice anche la raccolta della precedente edizione) è diminuita. Ritrovato nel bosco, anche, un corno di un cervo raccolto erroneamente come rifiuto.
“Da due anni abbiamo cambiato la formula di questo mondiale – ha commentato Giuseppe Vignali, direttore del Parco nazionale dell’Appennino – perché dopo i primi anni dove contava la quantità di funghi raccolti ora siamo passati a giudicare la loro bellezza. Intendiamo mettere in rilievo la bellezza della frequentazione dei boschi e dei benefici che tale pratica ha sulla nostra mente e sul nostro corpo. Questo mondiale, inoltre, è un lavoro di squadra importante per il territorio che ancora una volta ha dato una risposta positiva”.
“Il mondiale è un progetto che compie dieci anni e che dimostra di sapere stare a spasso coi tempi – commenta Fra’ Ranaldo, ideatore dell’iniziativa – osservo con piacere che ancora una volta sono giunte persone da diverse zone d’Italia, anche per il gusto di ritrovarsi e, ora, di scoprire in un modo nuovo il bosco. Ora hanno opportunità di diventare campioni del mondo tutti, con meno agonismo, più festa e rispetto per l’ambiente”.
Alle premiazioni sono intervenuti anche Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale, Giuseppe Vignali, direttore dell’ente, Maura Catellani, consigliera Emilia-Romagna, Enrico Ferretti, sindaco di Ventasso, Elio Ivo Sassi, per la Provincia di Reggio Emilia e consigliere del Parco. Era presente anche il sindaco di Fivizzano Gian Luigi Gianetti, nel segno di una iniziativa che unisce Toscana ed Emilia.
Premiato dal Parco nazionale, con una targa, il giornalista decano Settimo Baisi (Acquabona, di Ventasso) con un “sentito ringraziamento costante e prezioso di tanti anni di giornalismo in Appennino”.
Particolarmente riuscito, a bordo lago, l’evento di sabato: “dalla raccolta alla padella” un laboratorio coinvolgente a cura dell’associazione A Passeggio nel Bosco con la messa in scena della filiera del fungo dalla raccolta delle materie prime, alla cernita, monda e lavaggio, taglio, preparazione cottura e assaggio finale. Al ristorante Iglo, invece, ha dimostrato come impiegare i funghi in cucina lo chef micologo già docente di ALMA Scuola Internazionale di Cucina Fulvio Vailati Canta. Complice la stagione è risultata particolarmente riuscita e ricca di diverse specie la mostra micologica.
UN COMPONIMENTO DAL TACCUINO DEL FUNGAIOLO / La pace del cuore tra i rumori del bosco
“Un tuffo nel bosco, il cuore si apre, le foglie ondeggiano, mentre i miei occhi vagano alla ricerca del fungo più bello. Ma tutti son belli, quando vedi spuntare il cappello umido di rugiada, sua maestà il fungo, un turbine di emozioni esplode nell’anima. Stupore, meraviglia, gratitudine, perché posso essere qua a godere di questa pace anche se siamo in tanti, è la pace del cuore che fa eco tra i rumori del bosco”. (Michela, Biella)