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La campagna AIL è stata un successo, soprattutto in Lunigiana

Si è conclusa con grande successo di partecipazione le Stelle di Natale soprattutto in Lunigiana. Sono state vendute oltre 1500 stelle in vaso e 600 stelle di cioccolato promossa ed organizzata dalla sezione provinciale apuana dell’Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma organizzazione di volontariato presieduta dal Dr. Ezio Szorenyi noto internista, nefrologo e tossicologo che in questi giorni hanno colorato le piazze delle città di Massa e della nostra provincia con la campagna “Ogni malato di leucemia ha la sua buona stella”.

“L’iniziativa, come è noto – dice il presidente Dr. Ezio Szorenyi – torna puntualmente ogni anno per sensibilizzare l’opinione pubblica alla lotta contro le malattie ematologiche, promuovere e sostenere la ricerca. Un ringraziamento di cuore ai volontari e a tutte le persone che, con generosità, attraverso la loro donazione hanno contribuito a far sì che la ricerca possa andare avanti e raggiungere traguardi di speranza. La raccolta fondi di quest’anno – precisa il presidente – sarà finalizzata alla realizzazione delle seguenti attività: supporto al Gruppo di Ricerca GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto) – Roma. Fondatore: Prof. Franco Mandelli; sostegno alle case AIL che ospitano i pazienti e le loro famiglie; contratto a tempo determinato per medico ematologo presso il DH Onco-ematologico del Centro Polispecialistico Monterosso di Carrara, come prestazioni integrative;upporto psicologico su progetti mirati. Ma le nostre iniziative non finiscono qui”.

“La prossima campagna “Diamo vita alla ricerca: Uova di Pasqua” ci aspetta. Pasqua sembra molto lontana ma si fa presto a raggiungerla e noi tutti ci stiamo preparando a questo importante appuntamento. Desidero ricordare che le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma non si fermano di fronte al Covid-19. AIL lavora ogni giorno per far in modo che i pazienti e le loro famiglie non si trovino mai soli nella loro battaglia e che la ricerca scientifica non si fermi. I Linfomi – spiega lo specialista presidente AIL apuano –  sono tumori causati dalla proliferazione incontrollata di un particolare tipo di globulo bianco: il linfocita. Il linfocita è una cellula essenziale per il nostro sistema immunitario che contribuisce a mantenerci al sicuro da agenti esterni. Se ne riconoscono due tipi che, in base alla localizzazione del loro sviluppo, vengono chiamati B (sviluppo nel midollo osseo) o T (sviluppo nel timo). Per ragioni genetiche (comparsa di mutazioni) i linfociti possono acquisire la capacità di replicarsi in modo incontrollato. Questo permette loro di invadere ed accumularsi nei linfonodi, o in altri organi, generando così il Linfoma. Anche se i fattori che possono dare origine alla malattia sono in gran parte sconosciuti è noto che infezioni da alcuni virus o batteri, così come alcune malattie croniche, aumentano il rischio di sviluppare un linfoma. A causa delle molteplici mutazioni che, perdipiù, possono insorgere in diverse fasi dello sviluppo del linfocita, le caratteristiche dei linfomi sono estremamente variabili. I linfomi comunque possono essere suddivisi in due gruppi:Linfoma di Hodgkin, dovuto alla trasformazione dei linfociti B; Linfoma non Hodgkin, in cui possono essere coinvolti entrambe le tipologie di linfociti (B e T).La modalità di progressione di malattia è un altro aspetto importante per la classificazione: si parla di linfoma indolente quando si ha una lenta progressione della malattia; o di linfoma aggressivo nel caso opposto. Sia la strategia terapeutica da attuare che la prognosi dipendono dalla tipologia di malattia e dalla sua velocità di progressione. Importante dunque la prevenzione e la cura e questo è quello che anche noi ci imoegniamo a fare. Colgo l’occasione per porgere alla collettività apuana tutta, ai nostri volontari i più sentiti auguri di buone feste”.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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