mercoledì 11 Dicembre 2024

Jacopo Ferri: all'ospedale di Pontremoli situazione sempre più insostenibile

“Mentre la Asl fa finta di niente e la Regione non si degna di rispondere né agli operatori né ai sindaci né ai tanti cittadini esterrefatti, il bollettino dei contagi in ospedale a Pontremoli si fa sempre più pesante e la situazione sempre più esplosiva”, afferma Jacopo Ferri, esponente di forza Italia e consigliere comunale di Cara Puntremal.

“Sono ormai più di 30 i casi riscontrati – prosegue Ferri – Salgono sia quelli tra gli operatori di vari reparti che quelli tra i pazienti, entrati negativi per le loro necessità e contagiati per l’incredibile atteggiamento che la Asl Toscana Nord Ovest e la Regione hanno tenuto e continuano a tenere pur di non ammettere gli errori compiuti e cercare di rimediarli.
Non contenta di questo quadro l’Azienda continua a concedere con il contagocce ed in ritardo i tamponi al personale (solo a quanti si trovino in situazione di rischio classificato medio alto! Ed è davvero difficile immaginare chi, in quel contesto, lo corra medio basso…) e continua a limitare le operazioni di sanificazione, anche nei reparti più colpiti e nelle sale operatorie, a quelle pur importanti, ma ordinarie. In più, da qualche giorno, ha incredibilmente deciso di intensificare l’attività chirurgica, alzando di conseguenza ulteriormente tutti i livelli di rischio.

Nel reparto Covid di Medicina, poi, i pazienti segnalano temperature polari a causa della necessità di aprire spesso le finestre. Le problematiche dei percorsi ‘sporco/pulito’ ridicoli sono rimaste esattamente le stesse con la forte preoccupazione che il subdolo virus possa, come si è visto, farsi spazio ed uscire. Il personale invece che essere incrementato tende a diminuire perché costretto a turni allungati e molto provanti sia a livello fisico che psicologico.
Intanto, purtroppo, in tutto questo si registrano ulteriori effetti penalizzanti per i pazienti ordinari: per reclutare gli infermieri che la Asl avrebbe dovuto assumere dall’esterno mesi fa è stata sospesa la seduta del mercoledì in endoscopia che era dedicata alle colonscopie in screening ed al posizionamento delle peg. I pazienti sono dirottati a Massa, con ogni disagio e costo conseguente a loro carico.
Il clima che si registra è quindi sempre più teso ed i timori che la situazione continui a degenerare sono sempre più concreti.

Sembra quasi che la Regione e l’Asl pur di non dover ripetere la retromarcia fatta sulla guardia medica notturna siano disposte ad accettare di pagare qualunque prezzo – conclude Ferri – ovviamente sulla pelle degli altri.
Il Presidente Eugenio Giani e l’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini intervengano subito sulla dirigenza Asl perché non è possibile andare avanti in questo modo!”.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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