Il governatore toscano Enrico Rossi è indagato a Firenze per la gara regionale per il tpl, bando da 4 miliardi per 11 anni vinto da Autolinee Toscane battendo il consorzio Mobit.
Il presidente della regione ribatte su Facebook: “Accuse “infamanti e ridicole. Aspetto il momento giusto per procedere a querelare i calunniatori”, facendo riferimento all’esposto “fatto dalla cordata di imprese che ha perso la gara” e che mette “sotto accusa oltre a me, l’intera commissione regionale e i dirigenti del settore mobilità”.
L’avviso di garanzia a Rossi,riporta la stampa, è stato notificato ieri in vista della consulenza sul materiale sequestrato in Regione e presso At. In tutto sono 7 gli indagati. Le accuse ipotizzate a vario titolo falso, abuso di ufficio, turbativa d’asta, induzione a promettere o dare utilita’.
“A volte, ricevere un avviso di garanzia è segno del fatto che si fanno cose importanti a favore dei cittadini e che si toccano interessi che non vogliono mettersi da parte e accettare gli esiti di gare regolari e trasparenti”, così Rossi.