domenica 22 Dicembre 2024

Il fulmineo rimbalzo dei titoli bancari

Il timore di una crisi sistemica che inquietava i sonni degli investitori solo un mese fa sembra ormai un lontano ricordo: le azioni dei gruppi di credito europei hanno recuperato buona parte delle perdite e gli indici sono vicini ai massimi di inizio marzo. A essere penalizzati, gli operatori troppo prudenti, che hanno deciso di rimanere ai margini. Volano l’oro e le criptovalute

La settimana di Pasqua si è aperta bene per le Borse europee, mentre Wall Street è riuscita a recuperare la parità dopo una partenza negativa. I mercati si trovano in una sorta di trading range, con i titoli tecnologici che la fanno da padroni. Ora vedremo se avverrà un ritracciamento o, complici le prime trimestrali, se ci sarà una nuova gamba rialzista.

La crisi bancaria sembra ormai quasi del tutto rientrata. In Europa le azioni del settore creditizio hanno recuperato due terzi delle perdite subite in marzo. Ora è problematico entrare per chi aveva deciso di attendere.

Nel nostro paese ci sono spiragli positivi sul fronte dell’economia reale, con la produzione industriale tornata a salire. Il dato si aggiunge alla leggera crescita del pil, ma i consumi restano stabili. Naturalmente, l’inflazione e la perdita del potere d’acquisto hanno assunto un ruolo decisivo in questo trend, soprattutto perché colpiscono energia e alimenti. Secondo un’indagine 5,3 milioni di italiani (il 12,1%), per risparmiare, acquistano soltanto cibo prossimo alla scadenza (venduto con uno sconto molto forte). L’attuale percentuale è quasi doppia rispetto al 2018 (6,9%). Il reddito disponibile è dunque sceso. Ma i dati sul turismo a Pasqua, decisamente positivi, ci fanno sperare in segnali di ripresa anche grazie all’afflusso di almeno un milione di turisti stranieri. A sabotare la ripresa dei consumi il rincaro del petrolio, tornato ai massimi dallo scorso inverno, a causa del taglio di produzione da parte dell’Opec+ su pressioni saudite. Il gas è invece tornato più vicino a quota 40 e lascia sperare in un ulteriore decremento. Determinati, per eventuali aumenti, saranno la temperatura in estate e la corrispondente richiesta di energia per i climatizzatori. Preoccupante per l’economia italiana è la siccità nell’Italia del nord. Il governo ha approvato un decreto in cui si affronta anche il tema della manutenzione della rete idrica in cui si generano gravi dispersioni. Questi lavori avrebbero dovuto essere un obiettivo prioritario per l’utilizzo dei fondi del Pnrr, che sono stati spesi per interventi meno urgenti. Il fatto che la quota maggiore del denaro sia ancora inutilizzata non è un male perchè solo un quinto delle erogazioni è a fondo perduto, il resto sarebbe un prestito.

Titoli bancari su, petrolio su. Ma a fare “botto” è stato l’oro che ha superato i 2.000 dollari, un vero record. Ma l’impresa sarà rimanere su questi livelli. Il che non è affatto scontato. Su questo punto gli analisti si dividono. C’è chi preconizza un innalzamento a 2.500 o 3.000 dollari e chi prevede, se la Fed continuasse ad alzare i tassi, un rafforzamento del biglietto verde e una picchiata dell’oro sotto i 1.500 dollari.

Sono decollate anche le criptovalute, spinte dal picco raggiunto da Doge, anche per l’endorsement di Elon Musk su Twitter.

Carlo Vedani
Carlo Vedanihttps://alicantocapital.com/
Collaboratore. Amministratore delegato di Alicanto Capital

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