“C’è ancora domani” anche in Lunigiana a giudicare dalla grande partecipazione registrata dall’evento organizzato martedì sera da Centro Icaro, Centro Donna e Società della Salute con Cinema Città di Villafranca, a pochi giorni dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Con persone costrette ad andarsene ed un cinema pieno quasi oltre il limite, Valentina Serradori, anima dell’iniziativa e operatrice del Centro Icaro di Costamala, ha introdotto autorità e organizzatori della serata-proiezione.
Un’iniziativa voluta da tempo, con il film di Paola Cortellesi campione d’incassi e feedback. Un’iniziativa ora «doverosamente dedicata a Giulia Cecchettin», a pochi giorni dalla sua morte. Organizzato dal Centro Icaro, da sempre impegnato in attività di prevenzione, e dal Centro Donna, quale luogo e servizio per le donne e le vittime di violenza di ogni forma e genere, l’evento ha perseguito per tutta la sua durata gli obiettivi di sensibilizzazione e informazione, animando il nutrito pubblico in discussioni pre-proiezione e post-proiezione. In particolare, come ricordato da Marco Formato, direttore della Società della Salute, «un evento come questo è sia occasione per dimostrare la presenza dei servizi e delle istituzioni sia occasione per creare comunità e relazione».
«Il ruolo delle istituzioni – prosegue – è quello di esserci garantendo una rete di servizi, progetti e iniziative che come sappiamo è fondamentale: spazi su cui le persone sanno di poter contare». Con un numero di accessi al Centro Donna sempre crescente, il suo invito è stato quello di «avere maggiore sensibilità, rispetto a questo tema come rispetto ad altre tematiche, al fine di esserci (noi tutti) ed essere così di aiuto ad ogni istituzione». Un aspetto, quello della sensibilità individuale, che insieme al ruolo di scuole e famiglie è stato messo in luce anche dalle professioniste del Centro Donna – Chiara Guastalli, Hélène Del Pippo, Francesca Ferdani – che nella loro presentazione hanno informato i presenti rispetto a quanto vedono e a quanto possono fare, all’importanza di ogni collaborazione ed in particolare proprio con le scuole, il tutto coadiuvate da Lorenzo Antoniotti e Matteo Ratti del Centro Icaro, impegnati nell’attività di prevenzione e distribuzione di materiali informativi e bigliettini con il 1522 (numero gratuito anti violenza e stalking). Ospite d’eccezione – con Veronica Galeotti, assessore del Comune di Villafranca alla cultura e al sociale – Mirella Cocchi, componente della commissione regionale per le pari opportunità, che ha sottolineato come ci voglia, in parallelo, «attenzione».
«Portandovi i saluti dell’intera commissione – ha detto, in introduzione – confesso che, pur continuando a lavorare al nostro programma con l’accuratezza di sempre, le pagine degli ultimi giorni, colme di parole su cultura e violenza di genere, ci hanno fatto rallentare. Ci hanno fatto rallentare perché la complessità di questo fenomeno è ormai evidente perciò da trattare con rispetto e attenzione. Evidente nel numero di vittime, nella storia di Giulia Cecchettin, nella reazione collettiva e capillare. A Carrara domenica sera abbiamo incontrato 200 giovani e solo per parlare, ascoltare. Ci vuole anche silenzio per sentire. Ci vuole anche silenzio per entrare nei molti e complessi meccanismi che stanno dietro alla violenza di genere». È un’alleanza quotidiana, su cui dobbiamo investire, come del resto anche il film di Cortellesi, infine, dice.