A Lecco è bastato un pizzico di smanettamento sui social coi giusti mezzi e una sana dose di indignazione per far crollare il castello di ipocrisia: l’assessora Gaia Bolognini, esponente di Fratelli d’Italia, si è dimessa dopo che è emerso che da mesi — se non da anni — gestiva un profilo social anonimo.
Non un account qualunque: un alias digitale con cui spargeva fango sugli avversari politici, prendeva in giro i colleghi della maggioranza (compreso il sindaco), insultava giornalisti e – come se non bastasse – si faceva pure i complimenti da sola. Una one-woman show del trollaggio istituzionale. Travestita da cittadina indignata, colpiva e affondava a colpi di post velenosi (avete presenti quelli che finiscono quasi sempre con “Vergogna!!!!!!”?).
La sua parabola si è chiusa con una mail di dimissioni. Fine della storia? No, inizio del problema.
Anche Lunigiana lo sappiamo: sono sempre esistiti account fake, profili di “anonimi indignati” che sanno sempre di più, che parlano come se fossero la voce del popolo ma puzzano di sala consiliare e caffè di corridoio. Conoscono le cose prima dei cittadini, si fingono indignati ma hanno più accessi agli atti che idee, e soprattutto hanno un solo obiettivo: pilotare il consenso (o il dissenso) e infangare chi non si allinea.
E allora diciamolo chiaro: non siamo a Lecco, ma la puzza di fake arriva anche qui.
Qualcuno crede davvero che nel 2025 si possa ancora usare profili falsi per insultare, deridere, calunniare e restare impuniti? La rete è un luogo senza memoria solo per chi non sa cercare. Ma noi cerchiamo. Noi incrociamo. Noi archiviamo.
Con tecniche pulite, di base e spirito giornalistico, i furbetti dell’anonimato stanno tutti schedati su Hunchly, con i loro profili, i loro post, le loro vivaci invettive al vetriolo. E quando arriveranno pec o raccomandate A/R, perché prima o poi succederà, nessuno potrà dirsi sorpreso. Perché — parafrasando Pietro Nenni — “a fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro… che ti epura”. E se è un bot con IP tracciato, peggio per te.