L’obbligo di certificazione verde (Green Pass) per l’ingresso nelle strutture sanitarie riguarda esclusivamente visitatori e accompagnatori, mentre non si applica all’utente che acceda per qualsiasi prestazione (ricovero, visita, esame ecc).
Il personale addetto alle postazioni di pre-triage di pronto soccorso e al check-point posizionato all’ingresso delle strutture, ad integrazione dei controlli già in essere (temperatura, igiene delle mani e motivo dell’accesso) è quindi tenuto a richiedere a visitatori e accompagnatori il possesso della Certificazione verde Covid‐19 e l’esibizione di un documento di identità che possa accertare l’effettiva titolarità del permesso.
Si tratta di una misura che applica le disposizioni nazionali in tema di limitazione della diffusione del contagio da coronavirus a tutela della salute collettiva e in particolare dei malati e dei luoghi sensibili come le strutture sanitarie.
Ricordiamo che il rilascio della certificazione verde avviene alle seguenti condizioni:
– dopo la somministrazione della prima dose di vaccino (validità dal 15° giorno e per 9 mesi dal completamento del ciclo vaccinale)
– dopo la guarigione dall’infezione da Covid19 (validità 6 mesi)
– dopo l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo (validità 48 ore)
VISITA AI RICOVERATI. Per la visita ai ricoverati il familiare deve essere autorizzato dal direttore o coordinatore della struttura. Ogni paziente ricoverato può ricevere un solo visitatore per ciascun turno di visita durante le consuete fasce orarie di accesso (indicativamente 12.30-13.30 e 18.30-19.30), con accesso di un solo visitatore alla volta per stanza di degenza per non più di 15 minuti secondo le indicazioni della struttura