Dalla gerla carica di libri, dei primi dell’800, al Salone Internazionale del Libro di Torino 2025, questo è il lungo viaggio della saga dei librai di Montereggio, rappresentato attraverso Il Libro nella gerla. Storia di Montereggio il Paese dei Librai, edito dalla casa editrice Carte Amaranto.
Un volume tutto da scoprire, nato con l’intento di raccontare la storia e l’evoluzione di un piccolo e poco conosciuto, ma importante spaccato della storia della diffusione del libro e della cultura in Italia e nel mondo.
Un’epopea che ha avuto inizio nel 1816, con l’anno senza estate e che attraverso aneddoti, testimonianze e documenti rende vivo il legame tra passato e presente.
La storia narra che i primi librai, che partirono verso le principali città del nord e centro Italia con la loro gerla carica di libri e un po’ di farina di castagne per sfamarsi, fossero analfabeti e riconoscessero i libri dalle copertine e dalle immagini figurate.
Una storia di libri e librai che, nel loro viaggio, hanno attraversato varie epoche storiche, dal Risorgimento ad oggi e i territori senza confini dei lettori, così contribuendo all’emancipazione culturale sudamericana, alla creazione del premio Bancarella e, da ultimo, a diventare nel XXI secolo un simbolo di speranza per il mondo del libro contemporaneo giapponese.
L’appuntamento per la presentazione del libro è fissato al 15 maggio 2025, alle ore 15.00, al Lingotto di Torino – Padiglione Oval – Spazio Regione Toscana. Alla presenza di una delegazione di montereggini, interverranno: l’editore Lorenzo Spadoni; Michele Baldassarre, uno degli autori della prima edizione; il curatore dell’opera Giacomo Maucci; Elisa e Vilma Giovannacci, storiche libraie indipendenti di Biella di origini montereggine e Roberto Lazzarelli, Presidente dell’Unione Librai Pontremolesi.
A guidare la delegazione saranno Sandro Fogola, Presidente della locale Pro Loco e Gabriele Maucci, Presidente dell’Associazione Le Maestà di Montereggio, i quali hanno voluto ringraziare la Regione Toscana, per la grande opportunità, il Cesvot e l’Unione Librai Pontremolesi per il contributo ad un ambizioso progetto che vede la storia, l’identità e prospettive del turismo come elementi correlati di un unicum culturale.