Riceviamo e pubblichiamo da un gruppo di cittadini di Fosdinovo, che hanno organizzato una raccolta firme diretta alla Società della Salute della Lunigiana.
“Nel gennaio 2022 riapriva il distretto sanitario di Fosdinovo dopo due anni di chiusura per lavori di ammodernamento necessari per rendere il presidio accreditato tra i presidi Asl.
La notizia dell’apertura è stata accolta con grande gioia dagli abitanti del borgo e delle 8 frazioni a monte che hanno sempre utilizzato il distretto per le visite con il medico di famiglia, i prelievi, le prenotazioni CUP e le visite specialistiche e che nei due anni di chiusura si sono dovuti recare a Caniparola (da Posterla, frazione di Fosdinovo, distante 18km).
I nuovi locali erano si moderni ma privi di ogni servizio che avevano caratterizzato fino a quel momento il distretto. Aperto un solo giorno alla settimana contro i quattro giorni pre ristrutturazione, l’ufficio cup non era provvisto di Pos per pagare le prestazioni sanitarie e solo due dei 4 dottori di famiglia ricevevano nella struttura.
Con il pensionamento del Dott. Alberti la situazione è peggiorata lasciando gli utenti del distretto con un solo medico di famiglia disponibile a visitarli a Fosdinovo. Gli altri medici infatti ricevono solo nel distretto di Caniparola.
Alcuni cittadini hanno quindi deciso di lanciare una petizione in cui si chiedeva l’installazione del Pos, il ripristino degli orari pre ristrutturazione e la sostituzione del Dott. Alberti con un nuovo medico di famiglia.
Le firme sono state consegnate ieri durante un incontro con il Dott. Amedeo Baldi, responsabile della Società della Salute.
Nelle due ore di incontro si è parlato dell’importanza dei presidi medici nei borghi interni, punto di riferimento per molte persone anziane e anche opportunità per il servizio sanitario di divider gli utenti su più strutture, oggi dove il distanziamento continua a d essere richiesto. Inoltre, in un territorio come la Lunigiana che soffre di spopolamento è importante investire sui servizi che permettono alle persone di continuare a vivere nei piccoli paesi. e la possibilità di curarsi nel luogo dove si vive è diritto di ogni persona.
Il dott. Baldi ha promesso l’installazione del Pos entro una settimana e l’apertura del distretto anche il martedì oltre che il giovedì e il sabato ogni due settimane. E’ già stata fatta richiesta inoltre alla società che gestisce i cup di allungare l’orario di apertura di un’ora.
Riguardo il medico di famiglia non è prevista la sostituzione del Dott. Alberti per mancanza di medici di base. Purtroppo la decisione di fare o meno ambulatorio in un distretto piuttosto che in un altro è nelle sole mani dei dottori. Alla popolazione non resta che sperare nel buon senso dei medici che capiscano la necessità di andare incontro ai loro pazienti”.