“Quattrocentosette sono i cittadini e le cittadine che hanno firmato la nostra petizione per il ritiro della Delibera 41/26 del C.C. di Fosdinovo, che concede alla società Open Fiber, l’uso di un’area adiacente alla Scuola per l’Infanzia”, chiarisce in una nota stampa l’associazione Fosdinovo Bene Comune. “È evidente la preoccupazione suscitata nella popolazione, nonostante alcuni membri dell’Amministrazione comunale si siano prodigati nell’invitare le persone a non firmare in quanto la Delibera, a loro avviso, non prevedeva l’installazione di antenne e non avrebbe dovuto nemmeno essere rivista con un nuovo atto formale da parte del Consiglio. Delibera e Contratto con Open Fiber che è possibile trovare sulla nostra pagina Facebook in un post del 24 dicembre”.
“Dal Contratto allegato alla Delibera appare chiaro, tanto nelle premesse che nei successivi articoli, che si prevede l’installazione di una “infrastruttura porta antenne” ossia “un palo/traliccio per le comunicazioni radio”. Da chi in campagna elettorale ha chiesto la fiducia dei cittadini per la gestione del bene comune, ci saremmo aspettati più attenzione, trasparenza e correttezza nell’esecuzione dei propri compiti. Sono state necessarie altre due sedute del Consiglio Comunale per correggere quel Contratto che, a detta dell’Amministrazione, non presentava criticità ed arrivare, nella seduta del passato mercoledì 15, ad una stesura che accoglie buona parte delle richieste di noi cittadini”.
“Ci fa certo piacere che l’Amministrazione abbia ritenuto di modificare i termini del Contratto, anche se a nostro avviso, permangono elementi di ambiguità. Se non abbiamo capito male dallo svolgimento del Consiglio Comunale del 15 gennaio, infatti, nella nuova stesura del Contratto si afferma che l’impianto Open Fiber dovrà riguardare solo la fibra ottica e nello stesso tempo però si lascia aperta l’opzione di installare “apparati di trasmissione, antenne, parabole ed apparecchiature radio per la diffusione di segnali”. Ancora una volta chiediamo maggior chiarezza nell’interesse di tutta la comunità”.
“Quella stessa chiarezza che l’Amministrazione deve dare sull’Accordo tra l’Associazione dei Paesi Bandiera Arancione e le INWIT spa per lo sviluppo della tecnologia 5G sui nostri territori. Nei prossimi giorni chiederemo un incontro con i capigruppo del Consiglio Comunale per conoscere i contenuti di questo Accordo e per capire la posizione che l’Amministrazione intende tenere in merito. Nel frattempo riteniamo che l’Amministrazione debba assumersi le responsabilità che le competono e, nell’interesse della salute di tutti, impegnarsi con un atto formale a fermare ogni sperimentazione 5G sul nostro territorio”.
“Dal Contratto allegato alla Delibera appare chiaro, tanto nelle premesse che nei successivi articoli, che si prevede l’installazione di una “infrastruttura porta antenne” ossia “un palo/traliccio per le comunicazioni radio”. Da chi in campagna elettorale ha chiesto la fiducia dei cittadini per la gestione del bene comune, ci saremmo aspettati più attenzione, trasparenza e correttezza nell’esecuzione dei propri compiti. Sono state necessarie altre due sedute del Consiglio Comunale per correggere quel Contratto che, a detta dell’Amministrazione, non presentava criticità ed arrivare, nella seduta del passato mercoledì 15, ad una stesura che accoglie buona parte delle richieste di noi cittadini”.
“Ci fa certo piacere che l’Amministrazione abbia ritenuto di modificare i termini del Contratto, anche se a nostro avviso, permangono elementi di ambiguità. Se non abbiamo capito male dallo svolgimento del Consiglio Comunale del 15 gennaio, infatti, nella nuova stesura del Contratto si afferma che l’impianto Open Fiber dovrà riguardare solo la fibra ottica e nello stesso tempo però si lascia aperta l’opzione di installare “apparati di trasmissione, antenne, parabole ed apparecchiature radio per la diffusione di segnali”. Ancora una volta chiediamo maggior chiarezza nell’interesse di tutta la comunità”.
“Quella stessa chiarezza che l’Amministrazione deve dare sull’Accordo tra l’Associazione dei Paesi Bandiera Arancione e le INWIT spa per lo sviluppo della tecnologia 5G sui nostri territori. Nei prossimi giorni chiederemo un incontro con i capigruppo del Consiglio Comunale per conoscere i contenuti di questo Accordo e per capire la posizione che l’Amministrazione intende tenere in merito. Nel frattempo riteniamo che l’Amministrazione debba assumersi le responsabilità che le competono e, nell’interesse della salute di tutti, impegnarsi con un atto formale a fermare ogni sperimentazione 5G sul nostro territorio”.