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Fivizzano, il Sindaco: “La Giunta non si è aumentata le indennità ma solo adeguate alla tabella nazionale”

Riceviamo e pubblichiamo da parte dell’Amministrazione del comune di Fivizzano:

L’amministrazione comunale di fivizzano risponde a lega e sinistra unita Fivizzano sugli articoli usciti nei giorni scorsi dove si evidenziava l’aumento delle indennità degli assessori.

In primis bisogna sottolineare che gli assessori e di conseguenza anche il presidente del consiglio per i primi 3 anni di mandato avevano accettato una riduzione del 50% sulla loro indennità, la proposta arrivata dal Sindaco, su accordo proprio con la sinistra unita che aveva chiesto di usare il risparmio per diminuire la tariffa del trasporto scolastico.

Oggi l’Amministrazione comunale non aumenta le indennità, ma le adegua alla tabella nazionale come tutti i comuni italiani, mantenendo le tariffe del trasporto pubblico per i cittadini inalterate, al minimo consentito dalla corte dei conti.

Altro aspetto importante sono le tante imprecisioni che si trovano negli articoli delle minoranze di lega e sinistra unita con importi errati e sovrastimati in particolare l’indennità del presidente del consiglio è pari a 128 euro e non 1000 euro come scorrettamente scritto, le stesse indennità degli assessori in caso di soggetto dipendente è ridotta del 50%.

Il Sindaco Gianluigi Giannetti sottolinea che la politica è per tutti, il fatto di avere le indennità è un aspetto di grande democrazia, perché permette a tutti di poter svolgere l’azione politica al servizio del cittadino, la sinistra dovrebbe saperlo bene, altrimenti soltanto i ricchi potrebbero mettersi a fare gli amministratori con tutte le conseguenze negative del caso, con uno sbilanciamento antidemocratico inaccettabile.

Gli assessori del Comune di Fivizzano come nessun altro in provincia hanno accettato la riduzione facendo il sacrificio e rimettendoci anche soldi per lo svolgimento della loro attività al servizio del cittadino, dimostrando vocazione e dedizione alla causa pubblica senza meri fini economici, vanno ringraziati per il loro lavoro.

A chi decide di svolgere tali onerose funzioni (togliendo tempo alla propria vita privata e professionale, spesso esponendosi a conseguenze con la giustizia) è giusto chiedere dedizione ed onestà ma anche che sia adeguatamente remunerato.

A chi fa il Sindaco o l’assessore è chiesto un impegno quasi totalizzante. Chiedere che lo facciano gratis o con pochi spiccioli è offensivo per il ruolo e le funzioni a cui sono stati chiamati dagli elettori.

Solo per qualunquismo o mala fede ci si può indignare per questo. Sulla qualità di chi è chiamato a ricoprire quei ruoli hanno già deciso gli elettori scegliendoli, gli stessi che potranno confermarli o meno nella tornata successiva.

Redazione
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