Se c’è un evento che ogni anno porta gente, sorrisi, bottiglie stappate e profumo di focaccine appena sfornate nelle strade di Fivizzano è Sapori, la storica rassegna gastronomica promossa con orgoglio dal Comune. Ma se c’è una cosa che invece lascia l’amaro in bocca, è la progressiva opacità con cui vengono gestiti – e soprattutto documentati – i fondi pubblici destinati alla sua organizzazione.
Nel giro di quattro anni, si sono susseguite determine, convenzioni, cifre presunte, consuntivi vaghi e una costante: i soldi pubblici vanno alla Pro Loco “Jacopo da Fivizzano”, sempre senza bando, sempre come soggetto attuatore unico. Tutto legittimo, si dirà. Ma non tutto è altrettanto trasparente. Guardiamo i numeri.
Anno | Contributo Totale | Documentazione e controlli previsti | Annotazioni |
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2022 | € 46.000 | Bilanci preventivo e consuntivo, fatture quietanzate, controlli fiscali, obbligo di restituzione fondi eccedenti | Impegno distribuito su tre capitoli, controlli rigidissimi, quasi da audit della Corte dei Conti. |
2023 | € 46.500 | Bozza di convenzione, rendiconto presentato, nessun utile ammesso, verifica a posteriori | Primo segno di rilassamento: tutto su un capitolo, clausole più generiche. |
2024 | € 50.000 | Convenzione, rendiconto integrativo, generico “nessun utile” | Le cifre aumentano, i dettagli diminuiscono. Nulla su sponsor o voci di spesa. |
2025 | € 30.000 | “Verifica a consuntivo” senza allegati pubblici né dettagli sulla convenzione | Un salto all’indietro nella trasparenza. La cifra cala senza spiegazione, i controlli evaporano. |
Dai controlli fiscali alle pacche sulle spalle
Nel 2022 la macchina amministrativa era una cassaforte: si prevedevano acconti, saldi subordinati a rendiconti dettagliati, documentazione fiscale e contabile in originale. Ogni centesimo doveva essere giustificato, e se qualcosa non tornava, si parlava apertamente di segnalazioni alle autorità competenti.
Nel 2023 e 2024, lo stile cambia: si approvano convenzioni generiche, si accennano consuntivi, ma senza più l’obbligo – nero su bianco – di presentare tutta la documentazione fiscale. Il mantra diventa “nessun utile”, ma chi verifica? E soprattutto: ci sono i rendiconti pubblici?
Nel 2025, infine, si volta pagina. La determina parla di “verifica a consuntivo”, ma non include la convenzione, non specifica termini, modalità, né obblighi precisi della Pro Loco. C’è scritto che è tutto “allegato”. La cifra scende a 30.000 euro, senza spiegare perché. L’evento è stato ridimensionato? Tagli nel bilancio? Maggior coinvolgimento di sponsor? Nulla di tutto ciò è dichiarato.
Quindi, chi controlla davvero?
Non mettiamo in dubbio che Sapori sia una manifestazione utile, apprezzata, ben gestita e perfettamente in linea con gli obiettivi di promozione turistica del Comune. Ma proprio per questo motivo, non dovrebbe temere la trasparenza. Anzi, dovrebbe esigerla.
Nel 2022 ci voleva un commercialista per leggere i documenti. Nel 2025, basta una stretta di mano.
Ecco, diciamo che ci piacerebbe leggere in piazza medicea, con un bel gelato in mano i bilanci della manifestazione. O ancora meglio ci chiediamo: perché non coinvolgere la cittadinanza con un bando pubblico? Perché non spiegare perché un anno se ne spendono 46.000 e quello dopo 30.000?
“Questo articolo si basa esclusivamente su atti pubblici pubblicati all’Albo Pretorio del Comune di Fivizzano tra il 2022 e il 2025. Ogni osservazione si riferisce a dati accessibili e verificabili. Per eventuali precisazioni o integrazioni, la redazione è disponibile a pubblicare chiarimenti.”