22 Novembre 2024, venerdì

Distretto rurale della Lunigiana: una buona opportunità da usare

Potrebbe essere una buona e interessante occasione per la Lunigiana quanto si va prospettando.

Proseguite la lettura di questo articolo un po’ burocratico con pazienza e attenzione e potrete rendervene conto. Martedì 22 ottobre si è svolto, presso la sede dell’Unione dei Comuni della Lunigiana di Aulla, il primo incontro operativo per sviluppare un nuovo progetto economico territoriale da inviare alla Regione Toscana e mantenere così il riconoscimento del Distretto Rurale della Lunigiana già ottenuto nel 2008.

Un Distretto Rurale è un sistema economico-territoriale caratterizzato dall’avere una produzione agricola territorialmente vocata e significativa per l’economia locale, una consolidata integrazione tra attività rurali e altre attività, una identità storica omogenea ed una produzione di beni e servizi specifici, coerenti con le tradizioni e vocazioni locali.

All’incontro hanno partecipato Carletto Marconi, Assessore dell’Unione dei Comuni con delega per il Distretto Rurale, Gianluca Barbieri, dirigente regionale per i Distretti Rurali e l’attività su Lucca e Massa, Sara Tedeschi, Vicesegretario dell’Unione dei Comuni, Giorgio Bonalume, Assessore alle attività economiche di Fosdinovo e Vicepresidente dell’Assemblea di Distretto.

L’incontro fa seguito a due importanti e necessari passaggi preliminari già avvenuti in corso d’anno: l’approvazione dell’Accordo di Distretto Rurale della Lunigiana per l’adeguamento alla l.r. 5 aprile 2017, n. 17 siglato lo scorso 20 marzo e l’approvazione del Regolamento di funzionamento dell’Assemblea del Distretto e la nomina del Vicepresidente, votate e ratificate il 15 ottobre. L’obiettivo è approvare il nuovo progetto entro il 31 luglio 2020, cosa piuttosto impegnativa, e perciò si è cominciato subito a impostare il da farsi, abbozzando alcune linee di lavoro che saranno proposte per discuterle, migliorarle e poi condividerle, alla prossima Assemblea di Distretto fissata per il 12 novembre.

Va detto che il Distretto Rurale della Lunigiana riconosciuto dalla Regione nel 2008 si è giovato di un buon lavoro di analisi, solo non è riuscito a passare ad una vera e propria fase operativa. L’intento è ora, sulla base della spinta data dalla recente legge regionale, di rinnovarlo per riuscire a sviluppare vantaggi concreti per il territorio lunigianese. Quali? Intanto un forte stimolo per supportare lo sviluppo di un più organico sistema produttivo e territoriale da più parti auspicato così da generare azioni e progetti di buona qualità e dimensione, poi anche la possibilità di ottenere priorità di punteggio in occasione di bandi pubblici e di concorrere all’utilizzo di risorse specificamente dedicate ai Distretti in base a provvedimenti regionali e nazionali.

Se, come ci si propone, ci si riuscirà, le condizioni operative per lo sviluppo della Lunigiana non potranno che giovarsene. L’accordo è sottoscritto da un nutrito numero di soggetti che si sono impegnati per supportare l’attuazione del progetto. Oltre alla Provincia di Massa Carrara, all’Unione dei Comuni e a tutti i Comuni della Lunigiana vi sono la Federazione Coltivatori Diretti di Massa Carrara, la Confederazione Italiana Agricoltura Toscana Nord, Confartigianato Imprese di Massa Carrara, Camera di Commercio Massa Carrara, ConfCommercio, Legacoop Massa Carrara e la società Sviluppo Lunigiana Leader (GAL).

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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