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Decreto Dignità, l’evoluzione della situazione dopo la definitiva entrata in vigore

Gli italiani sono un popolo di giocatori e questo si sapeva, eppure i dati circa il gioco online continuano a stupire, anche dopo il primo trimestre del 2019, ma soprattutto in seguito all’entrata in vigore definitiva del Decreto Dignità.

Le principali novità che sono state introdotte da parte del Decreto, stanno portando qualche difficoltà più che altro al comparto fisico, mentre online la spesa degli italiani prosegue su livelli ben delineati. È facile trovare piattaforme molto vantaggiose, anche grazie a una guida casino online che permette di scovare le offerte più convenienti e alcuni bonus per cominciare a giocare direttamente, anche senza effettuare alcun versamento.

Il Decreto Dignità è entrato in vigore a luglio

L’approvazione del Decreto Dignità è avvenuta circa un anno fa, ma l’entrata in vigore, come abbiamo detto, è avvenuta solamente qualche mese fa, a metà di luglio. Il principale stravolgimento è legato al fatto che tutta la pubblicità del gioco è stata vietata: soprattutto per il settore sportivo, si tratta di un bel cambiamento e anche di una consistente entrata in meno.

In sostanza diminuirà lo spazio pubblicitario per tutti gli operatori che lavorano nel mondo dell’azzardo, dato che su ogni mezzo di comunicazione è vietata la pubblicità. Il trend positivo del gioco online fa comunque ben sperare che questo momento si possa superare senza eccessive perdite, grazie al notevole apporto di baccarat, roulette e blackjack.

Il buco nelle entrate arriverà anche per lo Stato italiano e non sarà certamente di poco conto. Secondo le ultime previsioni, infatti, pare che ci sarà una perdita di entrate intorno ai 112 milioni di euro. Per quanto riguarda il settore degli operatori media e anche quello delle società sportive, le perdite saranno ancora più elevate, fino a toccare i 150-200 milioni di euro. Non solo, dal momento che l’impatto negativo arriverà anche per tutti quegli eventi che venivano organizzati grazie alle sponsorizzazioni con i vari operatori d’azzardo.

Il Decreto Dignità ha imposto il divieto di pubblicità ad ogni tipo di azienda e di settore. Se qualcuno volesse aggirare il divieto e continuare per la sua strada, i rischi non valgono sicuramente la candela. Prima di tutto per via delle salatissime sanzioni che sono previste per tutti i trasgressori. Chi non si adegua alla normativa, infatti, pagherà multe corrispondenti al 20% del valore di sponsorizzazione. Ad ogni modo, si tratta di cifre importanti, dato che non saranno mai al di sotto dei 50 mila euro per ogni violazione.

Alla fine dell’anno si tireranno le prime somme

A fine anno si potranno cominciare a tirare le prime somme, quando si potrà avere un’idea più chiara dell’impatto avuto dal Decreto Dignità sul settore del gioco online. Nelle settimane successive rispetto all’entrata definitiva in vigore del Decreto, tanti operatori erano preoccupati che il trend potesse calare sensibilmente, soprattutto per via della mancanza di visibilità totale, soprattutto sulle televisioni.

È bene sottolineare come il divieto sia riferito esclusivamente alla promozione e alla pubblicità del gioco, non al gioco stesso. Tutti i vari marchi che operano sul web riportando il marchio AAMS sono assolutamente sicuri e rispettano quanto previsto dalle leggi italiane.

L’obiettivo del Decreto Dignità è sostanzialmente quello di combattere il più possibile la ludopatia: il problema è che il Governo aveva in previsione anche una riforma completa dell’intero settore dei giochi, ma tutte le vicissitudini fino ad ora hanno reso ancora più complicato il lancio di una riforma che già stava tardando di suo.

Redazione
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