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Aggressione verbale al CUP per via del pagamento in contanti

“La dirigenza dell’Azienda sanitaria continua a fare orecchie da mercante sul CUP ma se non interviene a breve si rischia il fattaccio”.

“Ci siamo andati molto vicini stamani quando al Cup di Massa è dovuta intervenire anche la Guardia di Finanza dove un uomo è andato su tutte le furie, esasperato perché lo sportello non accettava il pagamento in contanti. Quanti episodi del genere devono ancora accadere prima che l’Usl Toscana nord ovest decida di rivedere le proprie posizioni?”.

A riaccendere i riflettori sulla criticità che ormai riguarda gli sportelli Cup di Massa Carrara dall’inizio della pandemia è il referente della Uiltrasporti, Angelo Lieti: “Lo stiamo denunciando da mesi, anche con il supporto dell’Associazione dei consumatori Adoc Toscana Nord, con i pensionati. L’azienda sanitaria non può decidere unilateralmente di mandare fuori corso il contante e pretendere pagamenti soltanto con carte di credito o strumenti elettronici perché ci sono tanti cittadini, anche anziani, che non sanno usare questi strumenti o non li hanno proprio a disposizione. Ci sono persone in difficoltà economiche che magari si fanno prestare i soldi per pagare le prestazioni sanitarie da parenti e amici e che quindi non sanno come fare quando si trovano al Cup”.

La situazione poi si è ulteriormente aggravata: “Prima c’erano i totem ai vari sportelli Cup dove era possibile pagare diverse prestazioni in contanti, anche se il resto bisognava andare a ritirarlo in banca ed era già una gran bella stortura nel sistema – prosegue Lieti -. Adesso al Cup di via Bassa Tambura hanno pure deciso di levare il totem mandando in tilt il sistema. Questa mattina un cittadino si è presentato allo sportello ed era deciso a voler pagare soltanto in contanti. E così è scoppiato il caos. Ha aggredito brutalmente a parole l’operatrice dello sportello, che si è spaventata tantissimo perché poi l’uomo, su tutte le furie, ha dato un pugno anche alla scrivania”.

“È arrivata pure la Guardia di Finanza. Ma come è possibile che l’azienda sia così testarda nel portare avanti un sistema che evidentemente ha dei limiti e non funziona? Un sistema che fa infuriare gli utenti che poi si scagliano contro i lavoratori dello sportello. Questa scelta della Usl sta mettendo in pericolo la salute e l’incolumità dei dipendenti del Cup. Non è possibile – conclude Lieti – lasciare gli operatori del Cup alle conseguenze delle assurde richieste e pretese dell’azienda sanitaria che fanno infuriare gli utenti, non si comprende la regola che vuole creare un disservizio nei confronti dei cittadini. Chiediamo alla dirigenza Asl di prendere tempestive contromisure, all’azienda che gestisce il servizio cup Formula Servizi di intervenire nei confronti dell’azienda sanitaria perché è  responsabile della salute e sicurezza dei propri lavoratori e chiediamo pure al sindaco di Massa di intervenire perché il caso è ben noto e il disservizio è nei confronti dei propri cittadini”.

Redazione
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