70 volontari, 15 mezzi fra ambulanze, veicoli logistici, di segreteria e alloggio, 5 tende utilizzate per le visite e il ristoro dei migranti e un impegno sul campo a partire da venerdì fino a questa mattina, per lo smontaggio del campo di accoglienza. È questo il bilancio delle operazioni gestite dalla Croce Rossa per lo sbarco dalla nave Geo Barents. Dopo il primo arrivo alla Spezia, a fine gennaio, della nave di Medici Senza Frontiere, i volontari CRI dei Comitati di La Spezia, Ameglia, Follo, Levanto, Riccò del Golfo e Sesta Godano si sono nuovamente mobilitati per garantire l’accoglienza e l’assistenza ai 336 migranti sbarcati dalla nave.
“È stato un impegno gravoso, reso possibile ancora una volta dal sacrificio e dall’abnegazione dei nostri volontari, perfettamente coordinati dai responsabili CRI. Ringrazio tutti per lo straordinario impegno e per l’ottimo risultato delle operazioni, che si sono svolte secondo i protocolli prestabiliti – commenta il presidente della Croce Rossa spezzina Luigi De Angelis – Già a partire da venerdì mattina ci siamo occupati dell’allestimento del campo, compresa tutta la parte logistica di approntamento, funzionamento e smontaggio, dell’accompagnamento dei migranti ai percorsi stabiliti, del supporto alla ASL, alla Questura, alla sanità marittima e a tutti gli enti coinvolti nelle operazioni. I volontari della Croce Rossa erano presenti anche al Pala Expò, dove da venerdì a questa mattina sono stati impegnati senza sosta i medici CRI ed è stato attivato già dal primo giorno il servizio di Restoring Family Links per aiutare le persone sbarcate a mettersi in contatto con i propri familiari, che spesso non ricevono loro notizie da mesi e mesi. “Safe and well, sono sano e salvo” è un messaggio che grazie alla rete internazionale della Croce Rossa può attraversare il mondo e unire famiglie divise da molto tempo”.
Parallelamente all’impegno per le operazioni di sbarco, non si è fermata l’attività dell’ufficio formazione della Croce Rossa della Spezia: nel weekend infatti 17 volontari hanno superato l’esame per l’abilitazione al soccorso in ambulanza e ora potranno unirsi alla squadra di soccorritori che ogni giorno, 24 ore su 24, è a bordo delle ambulanze per rispondere alle richieste di aiuto.