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Crediti di sostenibilità della MaB: se ne parla nel tavolo di lavoro “Uomini e Foreste”

Innovazione, sostenibilità e condivisione di esperienze, ambiente, sicurezza e lavoro: queste le parole chiave emerse ieri nel corso del tavolo di lavoro per al presentazione della piattaforma di compravendita dei crediti di sostenibilità lanciata dal Parco dell’Appennino Tosco Emiliano.

Il tema e quello di vendere alle aziende crediti di sostenibilità prodotti dalla gestione locale dei boschi nell’area MaB, compensando in questo modo le emissioni in atmosfera o semplicemente sostenendo la gestione forestale all’interno della Riserva di Biosfera.

Questo il progetto innovativo presentato ieri durante il tavolo di lavoro online Uomini e Foreste, organizzato appunto dalla Riserva di Biosfera dell’Appennino Tosco Emiliano, moderato da Willy Reggioni del Parco Nazionale, al quale hanno partecipato più di 60 persone tra tecnici, istituzioni locali, guide ambientali e a aziende interessate a scoprire di più rispetto alla proposta lanciata quest’anno dal Parco.

Alla proposta di mettere a disposizione aree boschive, per la quale è in fase di definizione un disciplinare, hanno fin’ora aderito 34 proprietari forestali a vario titolo.
Per generare crediti di sostenibilità i gestori dovranno mettere in atto attività addizionali che consentano di implementare e monitorare la quantità di CO2 compensata. Gli interventi, che non saranno in contrapposizione alle attività di gestione tradizionali dei boschi locali, avranno secondo gli esperti anche ricadute positive in termini di biodiversità e di resilienza delle foreste in vista di un cambiamento climatico già in atto.

Ora l’appello è aperto a tutte quelle aziende locali e nazionali con politiche ambientali consolidate. che intendano compensare la CO2 immessa in atmosfera o il consumo di suolo generato dalle attività produttive.

Per fare questo il Parco ha promosso una piattaforma dei crediti (www.creditisostenibilita.it) dove le aziende possono trovare le informazioni utili, candidarsi per l’acquisto e dove in trasparenza saranno riportati i dati della compensazione su base annua. I crediti infatti sono limitati e sarà possibile acquistarli fino al 31 ottobre prossimo.

In Lunigiana l’Unione dei Comuni ha aderito mettendo a disposizione del progetto la foresta del Brattello nel comune e di Pontremoli.

“Vorremmo lavorare con tutti gli enti locali del nostro territorio che hanno a disposizione ettari di bosco abbandonati – ha affermato il presidente dell’Unione Gianluigi Giannetti nel corso del tavolo Uomini e Foreste – Mi impegnerò a comunicare con i miei colleghi sindaci per aprirci a questa opportunità che consentirà di manutenere i boschi ma anche utilizzarli in maniera differente, anche per un turismo sostenibile e in vista di uno sviluppo energetico differente da quello che abbiamo visto fin’ora e che sta andando in crisi proprio in questi giorni”.

“Prendiamo atto, grazie all’adesione di 34 soggetti tra cui usi civici, proprietà collettive, consorzi e qualche azienda privata di un cambiamento culturale in corso nella gestione forestale dei boschi dell’Appennino Tosco-Emiliano – ha dichiarato il presidente del Parco e coordinatore della MaB Fausto Giovanelli – Un cambiamento che si realizza senza conflitti con la tradizione e le realtà presenti ma con con una visione innovativa che porta consapevolezza anche verso le risorse che avremo in futuro”.

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