Caso 1. Il primo caso sospetto positivo è un cittadino di 76 anni residente a Viareggio. Al momento è in rianimazione, in ventilazione assistita, all’ospedale Versilia. È arrivato in ospedale ieri sera (4 marzo) in ambulanza e le sue condizioni appaiono oggi lievemente migliorate.
Caso 2. Il secondo caso è un cittadino di Capannori di 59 anni, imprenditore, che si sarebbe recato nel nord Italia per lavoro e avrebbe avuto contatti con vari operatori commerciali. E’ ricoverato in Terapia intensiva a Lucca in condizioni critiche ma stabili.
Caso 3. Il terzo caso è un cittadino di Capannori di 55 anni. È stato a Fermo, nelle Marche, qualche giorno fa. E’ ricoverato in buone condizioni nel reparto di Malattie infettive di Lucca.
Casi 4 e 5. Si tratta di due cittadini residenti a San Giuliano Terme (Pisa), marito e moglie, entrambi di 58 anni. L’uomo, agronomo, ha partecipato ad un congresso ad Udine il 20 ed il 21 febbraio. Sono nella propria abitazione in quarantena e stanno bene.
Caso 6. Si tratta di un cittadino di Pisa, di 38 anni: ha fatto accesso al Pronto soccorso di Cisanello ed è ricoverato in Malattie infettive a Pisa.
Caso 7. Si tratta di un cittadino di 72 anni di Licciana Nardi, in Lunigiana, passato dall’ospedale di Pontremoli e adesso ricoverato nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Apuane. Aveva frequentato una sala da ballo nella zona di La Spezia.
Caso 8. È la moglie dell’uomo di Licciana Nardi, anche lei è risultata positiva al tampone ed è stata ricoverata in Malattie infettive all’ospedale Apuane.
I contatti stretti delle persone risultate positive al test sono già stati presi in carico dagli operatori di Igiene e sanità pubblica. Sono in corso di verifica eventuali altri contatti.
A seguire il quadro dei 12 casi risultati precedentemente positivi sul territorio dell’Asl:
- cittadino di Pontremoli di 76 anni passato dall’ospedale di Pontremoli e ricoverato all’ospedale Apuane. È in buone condizioni e stabile;
- livornese di 55 anni ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Livorno in
- condizioni critiche ma stazionarie;
- marito e moglie (lui di 60 anni, lei di 65), residenti in Valdera (che avevano partecipato ad una manifestazione internazionale di tango). Sono a casa e stanno bene;
- marito e moglie (uomo di 73 anni, donna di 70), residenti in Val di Cornia (che avevano partecipato ad una manifestazione internazionale di tango). Anche loro sono a casa e stanno bene;
- la donna di 65 anni di Codogno tornata nella seconda casa di Carrara è ancora in Malattie infettive all’ospedale Apuane ma è in buone condizioni (il ricovero non è legato al Coronavirus);
- il coniuge della donna è ancora in isolamento nella sua abitazione di Carrara e sta bene;
- anche il 70enne in isolamento domiciliare ad Albiano Magra (Comune di Aulla in Lunigiana) sta bene;
- in buone condizioni, a casa propria, anche il 44enne di Torre del Lago che lavora
- in un birrificio di Vò Euganeo (Veneto);
- sempre in buone condizioni anche il figlio dell’uomo residente a Torre del Lago, che ha 10 anni ed è in isolamento domiciliare fiduciario sotto sorveglianza attiva a Camaiore;
- è adesso ricoverato in Malattie infettive a Lucca ma comunque in buone condizioni l’uomo che vive a Capannori insieme alla moglie, parente di una persona ricoverata a Piacenza e risultata positiva al test.
Altre misure precauzionali attuate sul territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest
In base all’analisi del nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri – con misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus – firmato ieri (4 marzo), l’unità di crisi dell’Azienda USL Toscana nord ovest, riunita in maniera permanente, ha assunto i seguenti provvedimenti per la tutela della salute della popolazione e del personale Asl.
Sono sospesi i corsi di Attività fisica adattata (AFA) su tutto il territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest (Pisa, Livorno, Lucca, Versilia, Massa Carrara).
Per i cittadini che accompagnano i propri familiari al Pronto soccorso è vietato accedere alle sale di attesa, fatto salvo in caso di pazienti fragili che richiedono assistenza (un accompagnatore per pazienti non autosufficienti, fino a due genitori per i pazienti in età pediatrica).
Saranno chiusi i Punti di primo soccorso, a vantaggio della gestione territoriale dei pazienti (medici di medicina generale e 118).
Le prestazioni della diagnostica per immagini per gli utenti esterni negli ospedali sono ridotte a quelle considerate urgenti o non rinviabili, su conferma telefonica del medico di famiglia alla radiologia di riferimento. Tale provvedimento ha validità per un periodo di 15 giorni. Le prenotazioni sono state sospese cautelativamente per 30 giorni. I pazienti con esami rinviati vengono contattati dal personale del front office per l’annullamento e la successiva riprogrammazione della prestazione.
La comunicazione alla sanità pubblica al numero di telefono 050.954444 deve avvenire esclusivamente per i pazienti rientrati dalle zone a rischio epidemiologico come definito dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 marzo 2020.
La persona che ha sintomi lievi e nelle ultime due settimane è stata nelle zone attenzionate con trasmissione locale documentata e incidenza superiore a 1 caso ogni 100mila abitanti (Regioni Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche; Provincia di Savona) è invitata a rimanere al proprio domicilio in permanenza fiduciaria e non è prevista l’esecuzione del tampone. In caso di aggravamento dei sintomi, il paziente è invitato a chiamare il proprio medico o pediatria di famiglia e gli operatori della sanità pubblica, che a seguito di valutazione del caso (per via telefonica o visita) dispone l’avvio del percorso di gestione territoriale del caso sospetto; in caso di situazione grave, il paziente o il medico di famiglia o il pediatra chiamano il 118, che interviene al domicilio del paziente e decide, dopo averlo visitato con il consulto dell’infettivologo, l’eventuale ricovero.
In presenza del solo criterio clinico (febbre, tosse o raffreddore) e della necessità di condurre una visita domiciliare o ambulatoriale, il paziente indossa sempre la mascherina chirurgica prima dell’avvicinamento dell’operatore a meno di un metro e mezzo dal paziente.
Facendo seguito alla circolare del 5 marzo della Regione Toscana, le strutture residenziali per anziani e disabili sono invitate ad adottare tutte le misure necessarie a tutelare la salute degli ospiti e del personale, ed in particolare:
- Limitare l’accesso di parenti (una sola persona al giorno per ciascun ospite) e visitatori alla struttura, organizzando, se ritenuto necessario, fasce orarie per gli ingressi. La Direzione della struttura, è tenuta a verificare all’accesso: se la persona ha viaggiato negli ultimi 14 giorni in aree a rischio epidemiologico; se ha sintomi influenzali (febbre, mal di gola, raffreddore); se la ragione del suo ingresso sia indispensabile.
- All’ingresso e all’uscita dalla struttura disinfettare le mani mediante gel igienizzanti su base alcolica (60-85%);
- Organizzare le attività di animazione e socio educative prevedendo piccoli gruppi e rispettando la distanza di sicurezza di almeno un metro;
- Effettuare una frequente areazione e sanificazione dei locali;
- Fornire, se necessario, al personale i dispositivi di protezione individuale (DPI) monouso.
Queste indicazioni sono valide anche per le strutture semiresidenziali sanitarie e sociosanitarie (centri diurni), che restano aperte continuando a garantire il servizio. Laddove presente il servizio di trasporto occorre attuare idonee misure, quali la sanificazione dei mezzi e il rispetto della distanza di sicurezza all’interno degli stessi, per prevenire possibili trasmissioni di infezione agli utenti e al personale dedito al trasporto.
L’accesso del pubblico agli uffici amministrativi collocati negli ospedali avviene esclusivamente per mezzo telefonico o email, fatto salvo il reperimento di documenti (ad esempio cartelle cliniche) o materiali (ad esempio protesi) da consegnare necessariamente in presenza.
Per gli uffici collocati in edifici esterni agli ospedali, l’accesso del pubblico avviene preferibilmente per mezzo telefonico o email.
Nel caso di accesso in presenza è necessario rispettare le precauzioni da contatto (igiene delle mani, mantenere la distanza di almeno un metro e mezzo dall’interlocutore, coprirsi con un fazzoletto o con l’incavo del gomito quando si tossisce o starnutisce). In ogni ufficio aperto al pubblico sono presenti i volantini predisposti dalla Regione Toscana e Ministero della Salute sulla prevenzione del rischio di trasmissione delle infezioni e soluzioni disinfettanti per igiene delle mani.
L’Azienda ha inoltre stabilito che, relativamente alle occasioni di contatto sociale, le riunioni devono essere ridotte al minimo essenziale. Sono ammesse – utilizzando le precauzioni standard riguardanti il distanziamento – quelle inerenti la gestione dell’emergenza coronavirus ed i briefing e debriefing riguardanti la pianificazione e la gestione clinica. Sono sospesi tutti gli eventi di formazione residenziale (corsi, seminari, convegni) e tutti gli eventi di formazione sul campo. Sono sospese le lezioni di aula dei Poli Didattici, riguardanti i corsi per Studenti di Infermieristica o master universitari, ed i corsi per Operatori Socio Sanitari. Sono confermate le attivita’ di tirocinio dei medici in formazione specialistica, dei medici di medicina generale, dei corsi universitari e post universitari delle professioni sanitarie, degli allievi dei corsi per Operatore Socio Sanitario.
A partire da lunedì 9 marzo e fino a nuova comunicazione, in ottemperanza alle nuove disposizione per il contenimento della diffusione del “Covid-19”, le attività dei punti prelievo degli stabilimenti ospedalieri di Barga e Castelnuovo verranno modificate come di seguito: i prelievi saranno garantiti, negli orari già stabiliti dalle ore 7,30 alle ore 9,30, esclusivamente previo appuntamento, che potrà essere richiesto telefonicamente ai numeri 0583-669836 (Punto prelievi Castelnuovo Garfagnana) e 0583-729231 (Punto prelievi Barga) nella fascia oraria 10-13 dal lunedì al sabato. Continuerà ad essere garantito l’accesso diretto per eventuali urgenze, ai pazienti oncologici, alle donne in gravidanza e per controlli della terapia anticoagulante orale (TAO).