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Caso Cospito, minacce e proiettile a un manager Iveco

Una lettera di minacce a firma “Federazione anarchica informale”, inserita in una busta contenente anche un proiettile, è stato recapitata all’Iveco Defence Vehicles di Bolzano, azienda del gruppo Exor attiva nel settore della Difesa. Il destinatario è uno dei manager dello stabilimento.

Nella lettera gli anarchici fanno riferimento al caso che riguarda il detenuto al 41 bis Alfredo Cospito,  ma ci sono anche accuse sulla fabbricazione di armamenti in relazione alla guerra in Ucraina. Ci sarebbe almeno un altro plico destinato a un’azienda italiana ma finora non sono emersi dettagli. 

Interpellato dai cronisti a Caserta, il ministro degli Interni Matteo Piantedesi ha affermato: “Gli episodi delle lettere con proiettili di matrice anarchica inviate ad aziende e manager sono al vaglio degli inquirenti, ma sono modalità già viste su cui le forze dell’ordine hanno un livello di attenzione già alto. Dobbiamo però lanciare messaggi sempre molto equilibrati, non di sottovalutazione ovviamente, ma neanche bisogna far preoccupare la gente”.

Alfredo Cospito è ancora ricoverato all’ospedale San Paolo, dopo essere stato trasferito dal carcere milanese di Opera e rimarrà lì ancora per un po’ di tempo. Secondo quanto apprende l’agenzia LaPresse, l’anarchico ha iniziato a riprendere gli integratori e sta mangiando yogurt e biscotti perché -vuole arrivare “lucido” all’udienza della Cassazione del 24 febbraio. Cospito non vi parteciperà ma è diventata un punto cruciale della vicenda in seguito alla richiesta del procuratore generale di rivalutare, con una nuova richiesta al tribunale della Sorveglianza, se esistano i presupposti per applicare il 41bis.

Redazione
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