Massa – Viene da Firenze a trovare degli amici “che non vedeva da tempo”, un giovane di 26 anni viola le prescrizioni. Denunciato anche un ricettatore che ha cercato di introdursi di notte nel centro commerciale.
“Sono qui per far visita a degli amici che non vedevo da tempo”, è stata questa la bizzarra risposta fornita da un giovane fiorentino di 26 anni ad una pattuglia di carabinieri della stazione di Massa che nel pomeriggio di ieri, durante un controllo operato nei pressi della stazione ferroviaria, lo avevano fermato per verificare il motivo per il quale stesse circolando, nonostante i divieti in atto e le innumerevoli sensibilizzazioni. Il giovane è stato quindi identificato e sarà denunciato alla Procura.
Stessa sorte è toccata ad un 45enne già conosciuto dalle forze dell’ordine che alle 05.30 di stamattina ha cercato, senza riuscirvi, di introdursi in un negozio del centro commerciale “Mari e Monti”. Dopo una breve attività di ricerca i militari della sezione Radiomobile di Massa lo hanno intercettato e bloccato, trovandolo in possesso anche di 18 carte di credito e di un telefono cellulare rubato, che i carabinieri hanno sequestrato e nei prossimi giorni cercheranno di restituire ai legittimi proprietari. Per l’uomo, oltre che di violazione delle prescrizioni del decreto, le accuse sono anche di tentativo di furto aggravato e ricettazione.
Carrara – Anche a Carrara i carabinieri, dopo il casello dell’autostrada, hanno intensificato i controlli anche nelle zone a ridosso della stazione ferroviaria e dei capolinea degli autobus per controllare le motivazioni dei cittadini che si stanno spostando utilizzando i mezzi pubblici.
Proprio la zona della stazione ferroviaria di Avenza negli ultimi tempi si è rivelata particolarmente esposta a spiacevoli episodi di natura predatoria, come quello verificatosi nella notte fra giovedì e venerdì, quando due individui, che dopo aver manomesso una porta antipanico si sono introdotti nella biglietteria. A quel punto, utilizzando una spranga, i malviventi sono riusciti ad aprire la cassaforte impossessandosi di alcuni blister di monete di vario taglio, però alla fine non sono riusciti a completare il “colpo”, in quanto sono arrivate le guardie giurate costringendoli a darsela a gambe lungo i binari. Sul posto è intervenuto un equipaggio dei carabinieri di Avenza che si è occupato del sopralluogo per ricercare qualsiasi traccia lasciata dai due ladri; le indagini al riguardo sono ancora in corso.
Un altro episodio singolare legato ai furti si è verificato davanti una farmacia che si trova a Carrara, in Viale XX Settembre. Venerdì mattina, il farmacista ha ricevuto la telefonata di uno spedizioniere che lo avvisava di aver lasciato un pacco davanti l’ingresso della farmacia, poco prima dell’orario di apertura. Il dottore, però, ha subito obiettato di non aver trovato nulla davanti la porta della sua farmacia, perciò si è precipitato a guardare i filmati delle telecamere installate all’esterno. Alla fine è emerso che un individuo, pochi istanti prima dell’arrivo del farmacista aveva rubato il pacco lasciato dal corriere davanti la porta, con all’interno numerose scatole di vitamina C del valore commerciale di circa 400 Euro. Il farmacista ha presentato denuncia presso i carabinieri della Stazione di Fossola, che hanno aperto un’indagine.
Lunigiana – Denunciate 3 persone
Anche in Lunigiana i Carabinieri stanno dispiegando un massiccio dispositivo di pattuglie per garantire il rispetto delle norme del Decreto legato alla situazione emergenziale e, al tempo stesso, prevenire e contrastare i crimini, primi fra tutti quelli predatori.
Al momento, nella giornate di ieri sono state 3 le persone deferite alla Procura della Repubblica per inosservanza delle Dpcm dell’11 marzo. Un giovane di Aulla, controllato da una pattuglia della locale stazione carabinieri, e 2 uomini di Villafranca in Lunigiana, controllati in un locale pubblico al di fuori delle condizioni previste dalle norme.
In questi giorni di allarme fra la popolazione per la diffusione del Coronavirus, tutti i carabinieri in servizio presso le stazioni dell’Arma presenti sul territorio provinciale stanno esprimendo il massimo sforzo per assolvere, oltre che agli ordinari compiti di controllo del territorio, alle segnalazioni e alle richieste di intervento. Le richieste al 112 anche di questi tempi non hanno mai sosta, in particolare quelle di cittadini che si rivolgono fiduciosi ai carabinieri della propria zona per chiedere informazioni, per ricevere una parola di rassicurazione oppure soltanto per esprimere la propria vicinanza e gratitudine ai militari che stanno svolgendo servizio quotidianamente in caserma e per strada.
Oltre al delicato compito di far rispettare le misure restrittive che riguardano gli spostamenti, gli assembramenti e le sospensioni di attività commerciali decise dal Governo con l’ultimo decreto per frenare il contagio da Coronavirus, il comando provinciale dei carabinieri di Massa Carrara ha messo in campo ancora più pattuglie per garantire adeguata protezione alle persone che sono costrette ad uscire per la spesa o per altre indispensabili necessità.
Infatti, per difendere i cittadini dai reati di natura predatoria come gli scippi e i borseggi, è stato intensificato il passaggio della pattuglie sia in prossimità dei supermercati e delle farmacie, sia in corrispondenza dei capolinea degli autobus e nei dintorni delle stazioni ferroviarie, che in questo periodo di restrizioni restano gli unici luoghi molto frequentati dalle persone che hanno la necessità di comprare farmaci e generi alimentari, oppure da chi lavora fuori zona e quindi non può fare a meno di spostarsi con i mezzi pubblici.
Particolarmente intensa inoltre, soprattutto nelle ore serali e notturne, la vigilanza sugli esercizi commerciali e le zone industriali per scongiurare il rischio di furti in aree temporaneamente meno frequentate.
Non mancano, infine, le segnalazioni nei confronti di quanti, nonostante le ripetute raccomandazioni di questi giorni attraverso tutti i canali di informazione, non ottemperano alle misure di contenimento del virus prescritte dal Decreto. A fronte di una moltitudine di persone che rimane in casa e si sposta soltanto per motivi consentiti, infatti, continuano a registrarsi casi di violazioni. Per tutti loro scatta inevitabilmente la denuncia alla Procura della Repubblica per l’inosservanza dei provvedimenti, penalmente sanzionata con l’arresto fino a 3 mesi o con l’ammenda fino a 206, salvo che il fatto non costituisca più grave reato.