“La provincia di Massa Carrara è sede di un importante comprensorio nel comparto estrattivo e lapideo, che vede occupati migliaia di lavoratori nella produzione di scaglie e di blocchi (marmo, granito e pietre) tagliati nei bacini marmiferi delle cave apuane; attività che spesso sono segnate da infortuni molto gravi e mortali. Nel 2016 veniva approvato il ‘Progetto Speciale Cave’, elaborato da Arpat, che prevedeva una serie di azioni mirate a migliorare la gestione ambientale delle cave e ridurre l’inquinamento, agendo sia in fase preventiva che di controllo. Nei quattro anni di vigenza del Progetto sono stati effettuati 202 controlli e 468 sopralluoghi effettuati in cava. Siamo dunque di fronte a un’esperienza che ha consentito di raggiungere molti dei risultati attesi. Per questo chiedo alla Giunta regionale, anche a seguito delle sollecitazioni provenienti dal territorio interessato, se intenda valutare la possibilità di far proseguire il ‘Progetto Speciale Cave’ al pari di quanto accaduto, ad esempio, con il ‘Piano straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo nel distretto Apuo-Versiliese’, prorogato fino al 2023. Il Piano incaricava, inoltre, le Direzioni Ambiente ed Energia e Diritti di Cittadinanza e Coesione sociale di individuare le modalità di l’azione integrata sul territorio delle Alpi Apuane del ‘Progetto Speciale Cave’ con il ‘Piano straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo nel distretto Apuo-Versiliese'”. Questo il tema dell’interrogazione del consigliere regionale Pd e presidente della Commissione affari istituzionali Giacomo Bugliani.
“Il ‘Progetto Speciale Cave’ ha raggiunto l’obiettivo di migliorare il processo di gestione ambientale delle cave grazie al potenziamento dei controlli diretti sui siti estrattivi, l’introduzione di tecniche innovative, sotto il profilo quali-quantitativo, di monitoraggio degli acquiferi, l’attivazione di un sistema di controllo da remoto basato sull’analisi di immagini acquisite da satellite e/o droni – conclude Bugliani – Un’attività virtuosa di monitoraggio sulla gestione ambientale delle cave e sulla sicurezza delle procedure di lavoro: un connubio prezioso, importantissimo per il nostro territorio, su cui auspico la Regione Toscana continui ad investire”.