“Il turismo è uno dei grandi argomenti post Covid. Tutte le istituzioni dovrebbero essere impegnate ad attuare ricette per la ripresa, ivi compresa l’accoglienza. La Lunigiana negli ultimi anni ha visto numerosi investimenti, le strutture ricettive sono cresciute, hanno potenziato la propria organizzazione e la propria offerta. I numeri cominciano a premiarle e in questo contesto di grande sacrificio cosa fanno le istituzioni? Ad Aulla poco o niente: basta recarsi alla stazione di Aulla Lunigiana, la così detta cattedrale nel deserto”, a lamentarsi è Nicola Biglioli, coordinatore comunale di Forza Italia Aulla.
“Non solo i collegamenti sono pochi e scarsi, ma manca anche totalmente la necessaria informazione turistica e per finire in bellezza addirittura la biglietteria è chiusa. È questo che il Comune di Aulla vuole offrire ai turisti e soprattutto agli stranieri che raggiungono via treno, la città? Ha ancora senso che l’ufficio informazioni turistiche si trovi a piano terra del palazzo comunale? È in grado l’amministrazione di fornire i dati sugli accessi a questo ufficio? Per quanto riguarda le linee di azione turistica il sindaco Valettini e l’assessore al ramo sono in grado di fornire alla popolazione un resoconto di quanto programmato, di come sia stato realizzato e finanziato?”.
“Purtroppo il turismo non si fa con qualche serata, seppur piacevole, organizzata in maniera estemporanea. E non si fa neanche organizzando premi avulsu (così nella mail ndr.) da una vera e propria programmazione: infatti alcuni di essi nascono e con la stessa velocità cessano. Purtroppo non si può lavorare così al turismo di una città di oltre 10 mila abitanti: ad Aulla, ormai è evidente a tutti, l’improvvisazione regna sovrana e neanche i buoni rapporti del sindaco con le altre istituzioni, come RFI e Trenitalia, sono serviti a garantirsi servizi degni di questo nome. Questa si può definire una gestione del turismo fallimentare, cui manca anche un adeguato piano di manutenzione necessario a presentare una città pulita e arredata. A proposito che fine ha fatto l’assessore ai lavori pubblici? E’ dato sapere in cosa consista la sua operatività in favore della città? Se non si sa fare si copi Pontremoli: non dovrebbe essere difficile: li però ci sono idee e competenze”.