Riceviamo e pubblichiamo da parte di ARCI Agogo Aulla:
Da qualche mese ad Aulla si torna a temere l’apertura di un CPR, nella località di Pallerone.
Questi i passaggi: il Governo ipotizza la realizzazione di un Centro di permanenza per i reimpatri in Toscana ed avvia alcune verifiche nella periferia aullese, la Regione si dichiara totalmente contraria ed anche la risposta dai territori non tarda ad arrivare. Comune ed associazioni infatti non ci stanno e danno avvio ad una mobilitazione.
Sabato 24 Maggio alle h 15,00- presso il giardino della Biblioteca Salucci di Aulla -si terrà infatti un incontro pubblico dal titolo: “NE’ QUI NE’ ALTROVE, UN CPR E’ UN LAGER”.
Interverranno relatori di rilievo nazionale, come l’avvocato Luigi Mughini di ASGI TOSCANA, Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione ed Anna Camposampiero, attivista della rete Mai Più Lager No ai CPR.
Verranno forniti elementi generali sull’evoluzione delle leggi legate all’ immigrazione nel nostro paese, fino al nuovo decreto Meloni. E verrà fatto un punto sulle strutture esistenti, le segnalazioni, le denunce ad oggi, le battaglie nei territori, a testimonianza anche dell’impegno crescente di molti soggetti in Italia per la chiusura di quelli che, a tutti gli effetti, sono veri e propri lager moderni.
Aprirà l’incontro il sindaco Roberto Valettini che già nel 2023 con la sua giunta aveva presentato un ordine del giorno di netto rifiuto ai CPR ed in favore invece di un’accoglienza diffusa.
Seguiranno le testimonianze solidali di Flavio Catalano – ex ufficiale della Marina Militare da due anni a bordo della Life Support di Emergency – e Luca Bronzini volontario e docente della virtuosa Scuola d’italiano Penny Wirton di Trento.
L’iniziativa è promossa dal circolo Arci Agogo di Aulla con Comune di Aulla, Anpi intercomunale, Spi CGIL della Lunigiana, Emergency, associazione A Piccoli Passi, Dal Libro alla Solidarietà e Accademia Apuana della Pace.
“Sabato 24 Maggio torniamo ad occuparci di CPR con un incontro informativo e di sensibilizzazione, sollecitando le istituzioni e la popolazione ad impegnarsi per scongiurarne la realizzazione, smontando ogni tipo di propaganda razzista” dicono gli organizzatori “Aulla e la Lunigiana rifiutano l’idea di ospitare strutture in cui vige la negazione dei diritti umani, in cui dietro- le sbarre- si perpetrano abusi e violenze. Inoltre non vogliamo che vengano sottratti soldi al welfare, già ridotto all’osso, per i CPR. Le risorse pubbliche devono essere impiegate per il bene collettivo e per percorsi che rafforzino l’inclusione ”
E aggiungono: “Siamo totalmente contrari all’apertura. Il nostro è da sempre un territorio accogliente, solidale, e deve continuare ad esserlo”
La popolazione è invitata a partecipare.