Botta e risposta a mezzo stampa tra il sindaco di Aulla Roberto Valettini e la capogruppo di Idee in Comune Maria Grazia Lombardi, che qualche giorno fa aveva scritto una lettera aperta al sindaco su un presunto rimpasto in giunta.
“Mi è dispiaciuto molto, questa mattina, leggere sui giornali cose non vere – afferma Valettini in una nota stampa – L’unica verità citata dall’articolo dalle opposizioni è che sono state riassegnate le deleghe ai consiglieri, atto del tutto naturale e dovuto in quanto Valentina Bianco e Franco Tanzi sono stati surrogati e a loro posto sono subentrati Giovanni Chiodetti e Gabriele Gerini, e a loro ho dovuto, come è giusto che fosse, chiarire il proprio campo d’azione per poter operare ufficialmente per questa Amministrazione. Rimango veramente basito da come, persone così scrupolose e attente (almeno così si definiscono), non abbiano letto la documentazione nel modo corretto, nonostante sia chiara. Il decreto sindacale, infatti, è stato emesso a parziale modifica e integrazione dei decreti precedenti, assegnando compiti e competenze specifiche. Gli assessori non sono stati citati in alcun modo in quanto la Giunta, è del tutto solida e non ha bisogno di nessun rimpasto!
Conseguentemente, la delega alla Protezione Civile dell’assessore Marco Mariotti mai è stata rivista, ma semplicemente è stata assegnata al consigliere Chiodetti la cura dei rapporti con tutto l’associazionismo del volontariato, compresi quelli con la Protezione Civile, deleghe che già aveva!
Non era difficile comprenderlo in quanto non esiste alcun decreto a mia firma che rivede le deleghe degli assessori. E’ palese la malafede, la strumentalizzazione nel fornire notizie false e allarmistiche e nell’usare un linguaggio inaccettabile, gratuitamente quanto gravemente offensivo così come il tono sempre arrogante e di supposta quanto inesistente superiorità! La buona politica non è questa, Aulla ha bisogno di ben altro! Anche da questa opposizione! E cioè di maggior serietà, di maggior responsabilità e di una critica molto più propositiva, proposizione e collaborazione che mancano sempre, in ogni iniziativa, in ogni attività, in ogni evento, in ogni programmazione da parte di Idee in Comune! Si facciano una ragione del fatto che hanno perso ben tre volte su tre che si sono presentati alle elezioni, e correggano questa perenne biliosità e acrimonia… se possono! E siano più onesti quando, come ad esempio a proposito delle idrovore, non dicono che sono stati chiamati dallo stesso Sindaco, e siano più onesti nel dire quanto il Sindaco stesso ha rammostrato loro in termini di intervento per impegnare Regione e Consorzio di Bonifica a un adeguamento a standard di migliore sicurezza delle idrovore. Non si prendano meriti che non hanno in nessun modo e per nessuna ragione! E perché non dicono che lo stesso presidente del Consorzio ha manifestato apprezzamento perché questo Sindaco, a differenza della maggior parte dei sindaci, ha coinvolto questa riottosa minoranza, alla luce dei fatti, immeritatamente? Non ad avviso mio, ma ad avviso della cittadinanza in maniera crescente sento dire che questa è la peggiore opposizione che ha avuto il Comune di Aulla dal dopoguerra!”
Maria Grazia Lombardi aveva scritto nella lettera:
“Egregio sig. Sindaco Valettini,
ad Aulla ormai tutto scorre lentamente, senza che nulla cambi, e, nell’ormai annebbiato ricordo del passato e nella calura di una afosa fine estate, Lei ha, alla chetichella, deciso di riorganizzare e assegnare le deleghe tra i propri Consiglieri di Maggioranza e tra i Cittadini Aullesi più meritevoli.
Dalla lettura del Suo decreto, datato 29 agosto 2019, quindi, abbiamo appreso, non senza stupore, che il Consigliere Achille Fiorentini è rientrato nei ranghi ed è stato nuovamente nominato capogruppo.
Incuriositi ci siamo soffermati anche sulla nuova entrata, che sa tanto di vecchia e ammuffita politica, Piero Trivelli, nominato delegato all’agricoltura, con specifica attribuzione per lo studio e la realizzazione dei progetti e promozione dei prodotti tipici.
Ma ciò che ci ha più sorpreso, anzi indignati, è l’assegnazione al rientrato Consigliere Comunale, tra l’altro di lungo corso, Giovanni Chiodetti della specifica delega ai rapporti con la protezione civile.
Che Lei, Sindaco Valettini, non si imbarazzi di niente ormai è cosa risaputa, ma questa volta ha proprio toccato il fondo.
Signor Sindaco, non si vergogna nemmeno un poco?
Affidare tale settore a chi durante l’evento del 25 ottobre 2011 svolgeva quelle stesse mansioni?
Affidare la gestione dei rapporti con la protezione civile e con le associazioni di volontariato a chi, suo malgrado, è imputato nel processo dell’alluvione con l’accusa di omicidio colposo?
Sappiamo benissimo, alla pari di Lei che è stato, e sembrerebbe esserlo tuttora, difensore dello stesso Chiodetti, che in uno Stato di Diritto come quello Italiano la qualifica di imputato non vuol dire colpevole, ma non può disattendere che, in qualità di Primo Cittadino, Lei rappresenta anche i parenti delle vittime che purtroppo ci sono state durante l’alluvione.
Come ha potuto non pensare che sarebbe stato più opportuno individuare qualcun altro?
Questa, però, non potrà mai essere definita una semplice questione di opportunità politica, ma deve essere intesa esclusivamente come una questione di dignità!
Lei, che ha anche presieduto il comitato ‘Rinascita’, dovrebbe ben conoscere le angosce e le sofferenze, ancora vivide, di chi ha subito perdite, sia negli affetti che nelle cose materiali.
Questa Suo provvedimento, se lo lasci dire, è lo specchio della miseria umana che assilla il Mondo e che, nello specifico della Nostra Città, non tiene conto delle ferite riportate e non ancora rimarginate, che continuano a sanguinare copiose ogni volta che la mente torna a quel tragico giorno.
Non è così che si guida un paese, in questo modo si dimostra che chi governa crede di essere legittimato in tutto, a dispetto della Popolazione e dei Suoi sentimenti.
Con questo decreto Lei si è reso protagonista di un Atto squallido senza precedenti, privo di alcun rispetto della gente.
Sicuri che si renderà conto dell’increscioso scivolone in cui è incorso, Sig. Sindaco si sbrighi a porre rimedio, non prima, però, di umilmente scusarsi con i suoi concittadini”.